USA borse in stallo? Occhi puntati su Fed e Bce

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 07/12/2023 10:47

USA borse in stallo? Occhi puntati su Fed e Bce

Il rimbalzo delle borse iniziato a fine ottobre sembra essere rallentato. Nelle ultime dieci sedute, l'indice S&P 500 ha registrato un guadagno minimo, e lo Stoxx 50 dell'Eurozona lo ha seguito. Esperti come Michael Hartnett, capo strategist di BofA, avevano già predetto una tale stasi, invitando a diffidare dei rimbalzi. Anche gli operatori di Goldman Sachs hanno espresso scetticismo sulla euforia di inizio mese, annunciando che questo rally aveva i giorni contati. Analoga opinione è stata espressa da JPMorgan, segnalando che l'onda rialzista era giunta al termine. 

Inflazione e tassi

A comprare titoli sembrano essere rimasti solo i piccoli investitori, motivati dal presunto rally di fine anno. Il rimbalzo dei mercati azionari era partito grazie alla logica di un calo dell'inflazione. Conseguentemente, i tassi d'interesse dovrebbero scendere: almeno di un punto percentuale entro dicembre 2024 in America, secondo le previsioni del mercato al CME, e di una misura simile anche in Eurozona. Resta da vedere se la Fed e la Bce saranno d'accordo con queste aspettative, dato che per ora si mostrano attente alla lotta all'inflazione. 

Economia in crescita ma i dubbi permangono

Il rally potrebbe riprendere grazie all'economia, ma le incertezze sono molte. Negli Stati Uniti, gli esperti prevedono un rallentamento dell'economia, con una crescita del PIL che passerebbe dal 2,4% del 2023 all'1,4% nel 2024 secondo BofA, o all'1,9% secondo Goldman Sachs. In Europa, l'economia è già quasi a terra: BofA prevede un modesto rialzo del PIL di circa lo 0,5% quest'anno e un andamento simile anche nel 2024. S&P Global fornisce previsioni leggermente più ottimistiche, con un PIL allo 0,6% quest'anno e in crescita dello 0,8% il prossimo. 

E la recessione?

Un anno fa si temeva una recessione sia in Europa che in America, ma ora si parla di un semplice rallentamento economico, nonostante gli indici economici siano generalmente peggiori rispetto a un anno fa. L'ipotesi di una recessione è considerata solo in scenari estremi da alcune grandi banche d'investimento. Gli investitori più prudenti sembrano attendere e osservare gli sviluppi economici. Il prezzo dell'oro, tornato ai livelli record dell'agosto 2020, è un segnale evidente della prudenza degli investitori.

(Redazione)

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