Unicredit supera le aspettative nel primo trimestre 2023 e alza le previsioni per il futuro

03/05/2023 10:30

Unicredit supera le aspettative nel primo trimestre 2023 e alza le previsioni per il futuro

Unicredit parte bene dopo la trimestrale

Unicredit ha registrato un aumento del 6% nel suo prezzo azionario a seguito dell'annuncio dei risultati del primo trimestre 2023. La banca ha registrato un margine di interesse di €3,3 miliardi, commissioni per €2,0 miliardi, costi per €2,3 miliardi e rettifiche su crediti di €0,1 miliardi.
I ricavi netti sono cresciuti del 22,3% rispetto al trimestre precedente e del 65,4% rispetto all'anno precedente grazie alla forza della rete commerciale e ai progressi nella trasformazione industriale. Le rettifiche sui crediti sono diminuite dell'82,5% rispetto al trimestre precedente, con un costo del rischio strutturalmente basso pari a 8 punti base nel primo trimestre 2023 e una guidance del costo del rischio invariata di circa 30-35 punti base per l'anno.

Unicredit ha chiuso il trimestre con un utile di €2,1 miliardi, superando le aspettative degli analisti.

Unicredit alza le previsioni per il 2023

Inoltre, la banca ha alzato le previsioni per il 2023, con stime più elevate per i ricavi netti, l'utile netto e un minor costo del rischio.

Unicredit prevede ora che i ricavi netti superino i €20,3 miliardi, di cui oltre €12,6 miliardi provenienti dal margine di interesse netto e un costo del rischio ridotto di 30-35 punti base.

L'utile netto è atteso superare i €6,5 miliardi, con una distribuzione di almeno €5,75 miliardi.

Unicredit prevede inoltre che gli asset ponderati per il rischio siano inferiori a €300 miliardi, con costi totali inferiori a €9,6 miliardi e una generazione organica di capitale di 250 punti base.

Orcel soddisfatto dei dati

Il CEO di Unicredit, Andrea Orcel, ha sottolineato che i dati del primo trimestre dimostrano la forza e la resilienza della banca e ha affermato che il piano di Unicredit sta funzionando e che la crescita è di qualità.

Orcel ha anche dichiarato che il costo del rischio continua a essere strutturalmente inferiore rispetto al passato, mentre i costi sono scesi nonostante un'inflazione del 10% nel perimetro della banca.

Inoltre, Orcel ha spiegato che il buon andamento del titolo non è solo dovuto ai buyback, ma riflette il progresso della performance di Unicredit dal 2021 al 2022 e ora al primo trimestre, nonché la guidance per il 2023.

Durante la conference call con la stampa, Orcel ha dichiarato che la banca non sta attualmente distribuendo il capitale in eccesso ai propri azionisti, ma sta accumulando le risorse per motivi di prudenza.

Ha inoltre aggiunto che la banca deciderà entro la fine del Piano strategico attuale dove destinare il capitale in eccesso.

Quadro grafico delicato per Unicredit

Il titolo ha raggiunto un massimo di 18,84 euro, che rappresenta il livello del 50% di ritracciamento dal top raggiunto il 20 aprile.
Il 50% di ritracciamento è considerato un importante livello di resistenza durante una fase di rialzo dopo un trend ribassista, poiché indica un punto critico per valutare se il trend ribassista si è invertito o meno.

Se il prezzo dell'asset supera il livello del 50% di ritracciamento, è probabile che il trend ribassista precedente si sia invertito e che il prezzo stia entrando in una fase di rialzo duratura.

Tuttavia, se il prezzo non riesce a superare questo livello, ciò può indicare che il trend ribassista precedente si sta ancora consolidando e che potrebbe essere ancora presente una pressione venditrice.

Se il prezzo di Unicredit scenderà sotto i 18,40 euro, potrebbe esserci il rischio di ulteriori discese verso i 17,50 euro almeno.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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