Unicredit ha terminato la seduta di giovedì in flessione. I prezzi mercoledì avevano testata una resistenza molto rilevante. Quali sono le prospettive?
Unicredit, uscita da Russia complicata
Unicredit ha terminato la seduta di giovedì in flessione dello 0,3% a 10,682. Nel corso della giornata i prezzi hanno oscillato tra 10,614 e 10,792 euro.
L'a.d. Andrea Orcel ha dichiato a MoltoEconomia del Messaggero che l'uscita dalla Russia è complicata: il gruppo sta valutando tutte le opzioni e seguendo con attenzione il tema sanzioni che è in continua evoluzione.
Su M&A confermata l'impostazione secondo cui eventuali acquisizioni verranno prese in considerazione solo se a condizioni vantaggiose e atte a creare valore.
Broker positivi su Unicredit
Anche se il mercato resta cauto sul titolo, che comunque a maggio ha messo a segno un robusto rialzo, i broker confermano invece i loro giudizi positivi.
Goldman Sachs ha riavviato la copertura con raccomandazione "buy" e target price a 18,50 euro.
Per gli analisti i tassi di interesse in aumento avranno un effetto positivo sul net interest income, visto sopra le attese del consenso e i target del gruppo. Gli esperti di Goldman hanno osservato che la combinazione di una robusta posizione di capitale e del maggior net interest income dovrebbe consentire alla banca di conseguire il suo obiettivo di 16 miliardi di euro di total capital return per il periodo 2021-2024, pari al 70% circa dell'attuale capitalizzazione di mercato.
Anche Equita recentemente, in un'analisi del comparto banche italiano, ha confermato il giudizio "buy" per Unicredit (oltre che su Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Mediobanca).
Unicredit si scontra con forte resistenza
Sul fronte grafico Unicredit sta affrontando una prova decisiva: i prezzi sono saliti con i massimi di mercoledì a testare in area 11 euro il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal picco di febbraio e hanno poi disegnato in corrispondenza di quei livelli una figura ribassista, una "bearish engulfing".
In caso di violazione a 10,55 euro della media mobile esponenziale a 100 giorni ci sarebbe il rischio di un approfondimento del ribasso, inizialmente verso area 9,70, poi, sotto quei livelli, fino a 8,60 euro, base del gap rialzista dell'11 maggio.
Al superamento di area 11 si aprirebbe invece la strada per il raggiungimento del livello successivo al 38,2% di ritracciamento nella scala di Fibonacci, il 50%, a 11,80 circa.
Sopra questo ostacolo resistenza a 13 euro.
L’etf a leva 3 sulle banche
Per chi volesse investire sul comparto banche in modo relativamente aggressivo è possibile fare riferimento all'etf WISDOMTREE EURO STOXX BANKS 3X DAILY LEV (IE00BLS09N40) avente come benchmark l'EURO STOXX BANKS DAILY TRIPLE LEVERAGE TRN.
I recenti massimi di quota 4,335 si sono scontrati con il top del 29 marzo a 4,38 euro, in caso di superamento di quei livelli verrebbe inviato un segnale di rialzo interessante, introduttivo a movimenti verso 6,00/6,50, dove i prezzi hanno lasciato aperto un vistoso gap ribassista il 24 febbraio.