UE: nuova direttiva per gestori di fondi alternativi

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/02/2024 15:45

UE: nuova direttiva per gestori di fondi alternativi

L'Unione Europea ha recentemente adottato una nuova direttiva che apporta modifiche significative alla precedente direttiva riguardante i gestori di fondi di investimento alternativi, includendo hedge fund, fondi di private equity, fondi di debito privato, fondi immobiliari e altri tipi di fondi alternativi. Inoltre, il testo aggiorna il contesto normativo per gli Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities (UCITS - quadro normativo per i fondi comuni di investimento nell'Unione europea), che sono i fondi di investimento al dettaglio a livello UE, come i fondi comuni di investimento e le società di investimento. 

Le finalità

Il nuovo regolamento è finalizzato a rafforzare l'integrazione dei mercati di gestione del patrimonio in Europa e a modernizzare il quadro normativo in vari aspetti chiave. Tra le principali novità, si segnalano l'ampliamento degli strumenti di gestione della liquidità e l'introduzione di nuovi obblighi per i gestori di attivare tali strumenti. L'obiettivo è di rendere i gestori di fondi più preparati a gestire deflussi significativi in periodi di instabilità finanziaria. 

Fondi che erogano prestiti

La direttiva interviene anche sul quadro normativo dei fondi che erogano prestiti alle aziende, inserendo diversi requisiti per limitare i rischi per la stabilità finanziaria e per assicurare un livello adeguato di protezione per gli investitori. Inoltre, il testo introduce regole più rigide per la delega da parte dei gestori degli investimenti a terzi, permettendo loro di sfruttare meglio le competenze degli specialisti del mercato, ma mantenendo una supervisione rafforzata per preservare l'integrità del mercato. 

Condivisione e cooperazione

Tra le altre novità, le nuove regole prevedono una più efficace condivisione delle informazioni e una cooperazione rafforzata tra le autorità, insieme alla messa in atto di misure per individuare costi eccessivi che potrebbero essere addebitati ai fondi e, di conseguenza, ai loro investitori. Infine, la direttiva prevede anche misure preventive contro l'uso di denominazioni fuorvianti, al fine di proteggere al meglio gli investitori. Il testo della direttiva verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE e diverrà effettivo 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Gli Stati membri avranno poi due anni di tempo per incorporare le nuove regole nella loro legislazione nazionale.

(Redazione)

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