Hi-tech: è l’ora della riscossa?
Il settore che comprende i titoli tecnologici, se guardiamo al principale indice di riferimento mondiale, ovvero il Nasdaq 100, nel corso dello scorso anno, ha realizzato una performance negativa superiore al 33%.
Facendo un discorso generale, le azioni del comparto, sono state decisamente penalizzate dall’andamento congiunturale globale in cui, gli alti tassi di inflazione, hanno portato ad una politica monetaria restrittiva da parte delle Banche Centrali.
Quale è stato il risultato?
Le società hi-tech, in generale, hanno bisogno di un livello di tassi decisamente più basso per poter riuscire ad espandersi e crescere, facendo investimenti che non risultino troppo onerosi dal punto di vista dell’indebitamento.
Ergo, le dinamiche che si sono sviluppate negli scorsi dodici mesi, hanno determinato esattamente l’opposto di ciò di cui le aziende del settore necessiterebbero.
In molti si chiedono, quindi se questo 2023 potrà essere l’anno della riscossa.
Cerchiamo di fare qualche valutazione in merito.
Borse e tecnologia: perché puntare sul settore
Perché puntare sul settore? Solo per la possibilità che ci sia quanto meno un rimbalzo delle quotazioni oppure ci sono elementi fondati a supporto che possono aprire scenari positivi?
Le prime considerazioni riguardano la politica restrittiva delle banche centrali che, se da un lato ha visto un nuovo rialzo dei tassi di interesse in questi ultimi giorni, dall’altro, potrebbe far pensare che il peggio sia stato messo alle spalle.
Se è vero che i dati macro economici che giungono da inizio 2023 non sono ancora totalmente positivi, è pur vero che, le prospettive paiono comunque essere incoraggianti.
Se, come si suppone, i livelli di inflazione incominciano ad essere moderatamente sotto controllo e la parola "recessione" si allontana, allora, potremo assistere, prossimamente, ad un cambio di strategia da parte di Fed e Banca Centrale Europea.
Ciò non significa che i tassi torneranno immediatamente a scendere ma sarebbe opportuno che si stabilizzassero, interrompendo quindi la fase ascendente.
I mercati, stante quanto fatto vedere da inizio anno, pare stiano puntando decisamente su questa soluzione.
Hi-tech: quali titoli comprare?
A questo punto, sorge spontaneo un quesito: quali titoli acquistare?
Bella domanda, la cui risposta equivale, più o meno, alla possibilità di fare un terno al lotto.
Alcuni consigli generici, però si possono dare.
Innanzitutto, è sempre bene informarsi a dovere sulle società sulle quali si pensa di investire, attraverso analisi, dati e studio del business.
Potrebbe essere una buona idea puntare su colossi del settore, come ad esempio Apple, Cisco System, Microsoft, Dell, tanto per citarne alcuni.
Ci sono poi altre società che potrebbero essere interessanti anche se, magari, non sono così stimolanti e conosciute a livello nominativo.
E se invece di puntare su un singolo titolo, si riducesse il rischio acquistando un fondo specializzato ne settore o un etf dello stesso genere?
Si ripartirebbe il rischio tra una moltitudine di titoli e ci si potrebbe affidare ad un gestore che svolge professionalmente il mestiere.
Quanto investire? Le buone prospettive del settore potrebbero stuzzicare scelte rischiose, come quelle di investire importi troppo elevati per la fretta di recuperare dalle perdite o di portare a casa guadagni facili.
Ecco, una cosa occorre ricordare: in borsa, i guadagni facili, non esistono.