Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) ha presentato una nuova proposta a Telecom Italia (Tim) per l'acquisizione di Sparkle, la società di cavi sottomarini. La proposta, che prevede l'acquisizione del 100% di Sparkle, è stata consegnata a Tim il 31 gennaio. Tuttavia, il Mef ha dato a Tim la possibilità di mantenere una quota di minoranza in Sparkle.
L'offerta rimarrà valida per 15 giorni e sarà discussa nel Consiglio di Amministrazione di Tim, previsto per il 7 febbraio. Non sono previste ulteriori proroghe, dopo che il Tesoro aveva completato la due diligence e presentato l'offerta senza ulteriori approfondimenti. La prima proposta non vincolante di circa 750 milioni di euro, incluse le clausole di earn out, era stata presentata a novembre.
Nonostante non siano ancora chiare le cifre, secondo gli osservatori, l'obiettivo delle parti sarebbe quello di trovare un punto di incontro tra le richieste economiche di Tim e la proposta del fondo statunitense e del Tesoro. C'è una forte volontà politica di portare un asset considerato strategico sotto il controllo diretto del governo, soprattutto in un momento delicato dal punto di vista geopolitico.
Anche se la vendita di Sparkle non è necessaria per raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito di Tim, la sua cessione potrebbe fornire un ulteriore stimolo in questo senso. Inoltre, ciò potrebbe dare a Tim più margine di manovra per rilanciarsi. Secondo le speculazioni, l'offerta potrebbe essere migliorata rispetto alla prima proposta, con un aumento di circa 100 milioni di euro, raggiungendo un punto di incontro tra la prima offerta e la valutazione iniziale di Tim, che attribuiva a Sparkle un valore di impresa di circa un miliardo di euro.
Il 31 gennaio, le azioni di Tim hanno visto un aumento del 2,16%, chiudendo poco sotto 0,28 euro, rendendo Tim il miglior titolo del Ftse Mib di quel giorno. Questa mattina primo febbraio, all'apertura il titolo mantiene la stessa quotazione di ieri (0.282), senza variazioni significative.
(Redazione)