La chiusura delle borse europee è stata positiva, con il Ftse Mib che ha registrato un aumento dello 0,2% a 33.418 punti a Piazza Affari. Tuttavia, il tracollo di Telecom Italia (-23,8%) ha frenato la crescita a causa dei risultati finanziari e del piano presentato, che ha preoccupato gli investitori per il debito. Anche Azimut (-5,9%) ha subito perdite dopo i dati finanziari e la raccolta di febbraio. Al contrario, Amplifon (+5,9%) è stato in luce grazie ai buoni risultati trimestrali e alle previsioni sulla marginalità per il 2024, così come Stm (+3,5%).
La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse per la quarta riunione consecutiva, ma ha tagliato le stime di crescita e inflazione, prevedendo un 2% entro il 2025. Durante la conferenza successiva all'incontro, la presidente Lagarde ha sottolineato che sarà necessario avere ulteriori prove di deflazione per intervenire sui tassi, sostenendo che a giugno il Consiglio avrà maggiori informazioni in merito. I trader hanno aumentato le scommesse sull'adozione di misure di allentamento monetario, prevedendo quattro riduzioni del tasso di interesse nel corso dell'anno.
L'attenzione ora si concentra sul report sull'occupazione negli Stati Uniti, previsto per domani, con previsioni di nonfarm payrolls a 200.000 unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%. Nel frattempo, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste a livelli storicamente bassi, segnalando un mercato del lavoro ancora resistente.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano in diminuzione al 3,6% e quello del Bund al 2,3%. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent è sceso a 82,5 dollari al barile, mentre l'oro si è attestato a 2.155 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico oltre i 2.160 dollari.
Nel mercato dei cambi, il cambio euro/dollaro è salito sopra quota 1,09, mentre il dollaro/yen è sceso a 148 yen per dollaro, con lo yen in rafforzamento grazie alle voci su un possibile aumento dei tassi da parte della Bank of Japan già a marzo.
Nel frattempo, il Bitcoin ha superato i 67.300 dollari, tornando vicino al massimo storico raggiunto nei giorni precedenti.
(Redazione Traderlink)