Tesla potrebbe rinunciare al progetto di fabbrica in Messico per alti tassi

L'ultimo progetto di Tesla, una fabbrica da 5 miliardi di dollari situata nello stato settentrionale messicano di Nuevo Leon, potrebbe essere momentaneamente accantonato. A rivelarlo è Elon Musk, CEO dell'azienda, durante una conference call sui risultati trimestrali. Musk ha espresso preoccupazione per l'impatto che gli alti tassi di interesse potrebbero avere sulle famiglie desiderose di acquistare un'auto, portando così a un rallentamento nei piani di espansione della produzione del principale produttore mondiale di auto elettriche, Tesla. Musk non ha nascosto le sue preoccupazioni, facendo riferimento alla crisi del 2009, quando General Motors e Chrysler fallirono, e sottolineando l'attuale tensione geopolitica. 

I risultati trimestrali di Tesla non sono stati all'altezza delle attese di Wall Street, con margini, profitti e ricavi inferiori alle previsioni. Questo è dovuto alla scelta di Musk di abbassare i prezzi nel 2023 per aumentare le vendite, a discapito della redditività. Il margine lordo è infatti sceso al 18%, rispetto al 25% dell'anno precedente. Musk ha paragonato il tentativo di ridurre i costi a quello di scavare un tunnel con un cucchiaio. 

Musk ha anche messo in luce le cause della frenata dell'economia globale, sostenendo che anche la miglior nave può avere difficoltà in tempi di burrasca. Questo è un cambiamento rispetto al suo discorso di un anno fa, quando aveva affermato che Tesla sarebbe stata resiliente alla recessione. Ad aggravare la situazione, l'aumento della concorrenza da parte delle aziende automobilistiche cinesi nell'ultimo anno. 

Musk ha poi espresso preoccupazione per le difficoltà finanziarie delle famiglie. Ha ricordato che molte persone vivono di stipendio in stipendio e sono oberate da debiti, siano essi ipotecari o di carte di credito. Musk ha aggiunto che l'economia è ancora soggetta a molte tensioni a causa della difficile situazione creditizia. Ha citato in particolare il settore immobiliare commerciale, che sta attraversando un momento difficile, e gli alti tassi di interesse delle carte di credito, che possono superare il 20% e diventano con il tempo estremamente gravosi.

(Redazione)