Tesla sta attraversando un periodo difficile. L'azienda guidata da Elon Musk è costretta a "richiamare" oltre 2 milioni di veicoli negli Stati Uniti per aggiornare il software Autopilot. Questa mossa riguarda quasi tutti i veicoli venduti dal 2015. Inoltre, le Model 3 a trazione posteriore e Long Range perderanno il credito d’imposta federale fino a 7.500 dollari a partire dal 31 dicembre, secondo le nuove linee guida dell’Inflation reduction Act, la legislazione americana che finanzia la transizione ecologica. Di conseguenza, il titolo Tesla è sceso di quasi 3 punti percentuali nel premercato.
Il "richiamo" massivo richiederà a Tesla di effettuare aggiornamenti a distanza (Ota). La National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’agenzia che determina gli standard di sicurezza, ha indagato dal agosto 2021 sulla capacità dei veicoli Tesla di non indurre in errore i conducenti quando utilizzano il sistema di assistenza alla guida, Autopilot. Questo sistema, ricordiamo, è un livello 2 (avanzato) di automazione e non permette un'auto-guida completa. Secondo il Nhtsa, la tecnologia Tesla può incrementare la sicurezza solo se usata in maniera responsabile.
Pete Buttigieg, il segretario ai Trasporti, aveva già espresso dubbi in merito. Il Nhtsa ha identificato più di una dozzina d'incidenti in cui i veicoli Tesla hanno avuto collisioni con veicoli fermi. Addirittura, ci sono state oltre tre dozzine d'indagini su incidenti mortali in cui l'Autopilot è sospettato di essere responsabile, con 23 decessi. Tesla ha riconosciuto che i controlli dell'Autopilot "potrebbero non essere sufficienti a prevenire un uso improprio da parte del conducente".
Ann Carlson, amministratrice ad interim del Nhtsa, ha dichiarato che è "importante che i sistemi di monitoraggio rispettino il fatto che gli esseri umani tendono a fidarsi troppo della tecnologia". Tesla rilascerà un aggiornamento per "incorporare ulteriori controlli e avvisi per incoraggiare i conducenti a rispettare la propria responsabilità di guida continua".
L'Autopilot di Tesla permette alle auto di sterzare, accelerare e frenare automaticamente, mentre la versione avanzata può assistere nel cambio di corsia. Tuttavia, non rende l'auto completamente autonoma. Musk aveva promesso la guida autonoma per il 2019 e ha rinnovato la promessa l'estate scorsa, mirando al 2024, grazie ai progressi previsti dall'investimento di un miliardo di dollari nel supercomputer Dojo. Nel frattempo, altre aziende come Mercedes-Benz e BMW sono già più avanti di Tesla.
Il titolo in borsa cede terreno per la terza seduta consecutiva, riportandosi sotto ai 240 punti.
(Redazione)