La Borsa italiana chiude in parità, con il FTSE MIB stabile. Buone performance per Iveco che segna un record. Altri indici come il FTSE Italia All-Share e il FTSE Italia STAR rimangono immobili, mentre il FTSE Italia Mid Cap registra una lieve flessione dello 0,1%. A livello europeo, i mercati azionari sono contrastanti: l'Euro Stoxx 50 guadagna lo 0,1%, mentre il FTSE 100 e il DAX perdono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,3%. Il CAC 40 e l'IBEX 35 registrano invece dei modesti incrementi dello 0,1% e dello 0,3%.
Negli Stati Uniti, i future sugli indici azionari mostrano una situazione poco mossa, con lievi variazioni: S&P 500 +0,1%; NASDAQ 100 +0,0%; Dow Jones Industrial -0,1%. Nella seduta precedente, i principali indici americani hanno chiuso in territorio positivo, con il S&P 500 e il NASDAQ Composite che hanno toccato nuovi massimi storici.
In Asia, l'indice Nikkei 225 del Giappone ha registrato un aumento dello 0,23%, mentre le borse cinesi hanno chiuso in positivo: CSI 300 di Shanghai e Shenzhen +0,43%, Hang Seng di Hong Kong +0,76%.
Nel mercato valutario, l'euro si attesta poco sotto il massimo raggiunto il 15 gennaio contro il dollaro, con EUR/USD che si posiziona intorno a 1,0935. Per quanto riguarda i BTP e lo spread, la situazione è incerta, con il rendimento del decennale che si attesta al 3,60% e lo spread sul Bund a 132 punti base.
Telecom Italia ha registrato un aumento del 3,1% ma non è riuscita a recuperare appieno le perdite del giorno precedente. Il titolo ha toccato minimi dal 2022, con volumi di scambio elevati, scambiando oltre il 10% del capitale. Il mercato ha reagito negativamente al piano 2024-2026 denominato Free to Run comunicato mercoledì.
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