Tassi in calo, sale la richiesta di mutui

26/11/2024 18:05

Tassi in calo, sale la richiesta di mutui

Continuano ad arrivare segnali di vita dal settore dei mutui immobiliari. Il comparto è reduce da due anni molto difficili a causa della stretta monetaria messa in atto dalla Banca Centrale Europea per contrastare il balzo dell'inflazione causato dall'attacco della Russia contro l'Ucraina e tutto ciò che ne è derivato: sanzioni, ritorsioni, stop alla fornitura di gas da parte di Mosca e accelerazione dei prezzi dell'energia che si è riverberata su ogni settore merceologico.

La stretta BCE

La BCE ha alzato rapidamente i tassi ufficiali (+4,5% tra luglio 2022 e settembre 2023) rendendo meno conveniente accendere un mutuo a tasso variabile (riducendone quindi la domanda) e creando grandi problemi a coloro che, visto il livello molto basso dei tassi a breve (che erano addirittura negativi fino all'inizio del 2022), ne avevano sottoscritto uno anche grazie alle rate decisamente contenute.

Domande in crescita

Gli ultimi dati raccolti dall'analisi condotta da Facile.it e Mutui.it prendendo in esame oltre 600.000 richieste di finanziamento raccolte online dai due popolari siti da gennaio e ottobre 2023 e 2024 mette in evidenza che nel periodo in esame si registra un aumento del 14%. Anche l?importo medio richiesto è in crescita a 133.923 euro, +5% rispetto al 2023, così come il valore medio dell?immobile il cui acquisto viene finanziato con il mutuo (208.495 euro, +4% a/a).

Tassi sempre più convenienti

Il dinamismo del mercato è chiaramente favorito dall'andamento dei tassi di interesse. In base alla simulazione di Facile.it che utilizza un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%) si osserva che le migliori offerte sul fisso al momento propongono un tasso TAN del 2,71% che si riflette in una rata mensile da 579 euro. Le condizioni sono anche migliori se gli immobili sono in classe A o B con tasso a 2,40% e rata di 559 euro. Per i mutui a tasso variabile il TAN è del 3,81% (3,61% per le classi A e B) con rata di 645 euro (631), ancora molto alta se confrontata con i 456 di gennaio 2022 ma ben al di sotto del picco di gennaio 2024 a 748.

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