Tassi Fed: Goldman Sachs lascia aperto uno spiraglio per un taglio a luglio

28/05/2024 17:32

Tassi Fed: Goldman Sachs lascia aperto uno spiraglio per un taglio a luglio

Il rebus dei tassi

Una recente analisi di Goldman Sachs ha provato a risolvere il rebus dei tassi ufficiali che da almeno un anno impegna operatori ed economisti, tra l'altro con scarsi risultati. Ricordiamo infatti che fino a fine 2023-inizio 2024 l'avvio dell'azione accomodante e quindi la prima riduzione da 25 bp era prevista per le riunioni di marzo, mentre per l'intero 2024 si puntava su almeno sei tagli per complessivi 150 bp.

Oggi lo scenario è cambiato totalmente: per giugno è ormai esclusa una mossa della Fed mentre resta qualche chance ancora assegnata a un taglio della BCE.

Meno incertezze su settembre

Maggiori certezze, anzi sarebbe meglio dire minori incertezze, per settembre dove le chance di riduzione dei tassi sono buone, anche se non buonissime: le prospettive riguardanti le dinamiche dell'inflazione sono infatti diventate molto difficili da prevedere dopo lo stop alla discesa degli indici dei prezzi visto nei primi mesi del 2024.

In realtà questa non è stata una sorpresa assoluta in quanto l'effetto-base del confronto con il 2022 e l'esplosione dei prezzi dell'energia si sarebbe ovviamente esaurito. Probabilmente si sperava in un ritmo di discesa più contenuto e non in una fermata.

La BCE potrebbe agire già la prossima settimana

Nel report gli analisti di Goldman Sachs restano fiduciosi su un taglio da 25 bp da parte della BCE nella riunione della prossima settimana (giovedì 6 giugno) mentre la Federal Reserve non farà parte del gruppo di banche centrali che attuerà la prima mossa accomodante.

In base alle loro stime sull'indice PCE (la misura preferita dalla Fed per l'inflazione) di aprile in uscita venerdì dovrebbe segnare un rallentamento su base mensile rispetto a marzo ma non in misura sufficiente a spingere Powell e gli altri membri del FOMC (il comitato operativo della banca centrale americana) a tagliare i tassi sui Fed funds a luglio.

Attenzione al core PCE "market based"

Gli esperti fanno però notare che la versione "market based" dell'indice core PCE sembra promettere una flessione consistente.

Questa versione (che esclude dal computo voci come scommesse e determinati servizi finanziari) è stata citata in un intervento della scorsa settimana dallo stesso Powell. Per questo motivo la previsione di Goldman Sachs resta fissata su un primo taglio a luglio e un secondo (l'ultimo del 2024) a novembre.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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