Taglio tassi in arrivo sempre meno probabile, mercati in fermento

Il mercato finanziario sta valutando con sempre maggiore scetticismo la possibilità di un taglio dei tassi di interesse. I rendimenti dei titoli di stato sono in crescita, con il rendimento del BTP decennale che ha raggiunto il 3,8880% e il Bund a 10 anni che si attesta al 2,5875%. Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 e 30 anni hanno segnato un aumento, con valori rispettivamente del 4,4700% e del 4,5790%.
Le prospettive di tagli dei tassi da parte della Fed e della BCE si sono ulteriormente ridotte a seguito dei recenti dati macroeconomici positivi. I membri del FOMC della Fed hanno evidenziato preoccupazioni riguardo all'inflazione e alcuni hanno accennato alla possibilità di un aumento dei tassi in caso di rischi inflazionistici concreti.

Le probabilità di tassi invariati nella prossima riunione del FOMC della Fed sono elevate, con percentuali che salgono fino al 98-99%. Le aspettative di tagli dei tassi si riducono gradualmente, con probabilità più basse per i prossimi incontri. Il mercato sembra orientato verso una politica monetaria più cauta da parte delle due principali banche centrali.
L'Euribor a 3 mesi, indicatore delle mosse della BCE, suggerisce prospettive di taglio dei tassi limitate nel breve termine. Le probabilità di tagli si sono ridotte, con un primo taglio probabile nella riunione del Consiglio direttivo della BCE in settembre. Le aspettative di tagli dei tassi si sono ridimensionate rispetto ai mesi precedenti, evidenziando un atteggiamento più prudente da parte delle istituzioni finanziarie.

In sintesi, l'attuale scenario indica una tendenza al rialzo dei rendimenti dei titoli di stato e una cautela crescente riguardo alle politiche monetarie espansive. L'incertezza legata all'inflazione e alle condizioni economiche globali sta influenzando le decisioni delle banche centrali e dei mercati finanziari, che si preparano a fronteggiare un contesto economico in continua evoluzione.

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