Le aste per il passaggio dei clienti dal sistema di protezione maggiore all'energia elettrica al sistema di protezione graduale sono state finalmente assegnate. I vincitori includono Enel, Hera, Edison, Illumia, A2A, Iren, Eon. I 4,5 milioni di clienti che dovranno trasferirsi, per la maggior parte, a un nuovo fornitore non vedranno cambiamenti immediati, ma in circa cinque mesi. L'effetto sulla fattura sarà visibile solo alla fine di agosto o all'inizio di settembre.
Durante questo periodo, i nuovi fornitori emetteranno le prime fatture e dovranno informare i clienti dei cambiamenti e delle nuove condizioni dell'offerta. La tariffa di protezione graduale sarà a prezzo variabile. La tariffa che il cliente dovrà pagare sarà calcolata secondo criteri simili a quelli utilizzati da Arera per definire le tariffe di protezione maggiore: l'offerta deve quindi essere di tipo Placet e avrà un prezzo variabile. Rispetto alle tariffe di protezione, l'utente avrà un ulteriore vantaggio, che può essere esteso per 33 mesi se si rimane nel sistema di protezione graduale e non si passa al libero mercato.
Questo si traduce in una sorta di sconto rispetto alle spese fisse presenti nella precedente fattura: in totale, 131 euro all'anno, circa 11 euro al mese. Questo sconto è legato al risultato delle aste, che ha spinto i concorrenti a sfidarsi con sconti su una voce, la componente fissa di commercializzazione, che nella protezione era pari a 58 euro e remunerava il servizio dei fornitori. Le riduzioni, che hanno raggiunto picchi negativi di 200 euro, hanno contribuito a determinare uno sconto medio ponderato, che si traduce in 73 euro all'anno. Se si sottraggono anche le spese precedentemente sostenute, pari a 58 euro, il beneficio medio per chi passa dalla tariffa di protezione maggiore è di 130 euro all'anno. Rimanere nel sistema di protezione graduale può essere conveniente.
Tuttavia, non è detto che sia la scelta migliore, specialmente se nei prossimi mesi i prezzi dell'energia elettrica dovessero aumentare. Questo risparmio non varierà a seconda della regione o del fornitore, ma sarà lo stesso per tutti i clienti che passano al sistema di protezione graduale. Ciò che potrebbe cambiare è la qualità del servizio e la capacità del fornitore di gestire l'afflusso di nuovi clienti acquisiti attraverso le aste, il bisogno di stare al passo con la fatturazione e di gestire queste attività a livello informatico. Un'altra questione da considerare è la portabilità del contratto di fornitura per consentire l'addebito automatico in conto corrente per chi passa dalla tutela maggiore alla tutela graduale. Questo meccanismo è ancora in fase di studio e, in realtà, contribuisce a far passare l'utente da un sistema all'altro in modo passivo, senza avere una reale consapevolezza del cambiamento a cui sarà sottoposto.
(Redazione)