Svolta nella vicenda TIM e nella storia delle telecomunicazioni italiane

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 02/07/2024 09:02

Svolta nella vicenda TIM e nella storia delle telecomunicazioni italiane

Tim ha completato la vendita della sua rete di telecomunicazioni per 18,8 miliardi di euro, segnando una svolta nella storia delle telecomunicazioni italiane. La cessione della sua infrastruttura a una holding composta da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority, Canada Pension Plan Investment Board, il Ministero dell’Economia ed F2i, è avvenuta lo scorso 1° luglio. Questo passaggio rappresenta un importante tentativo di ridurre il debito che ha a lungo limitato la capacità di investimento di Tim. 

FiberCop

La vendita ha portato alla creazione di due nuove società. La governance della nuova società, chiamata FiberCop, è ancora in fase di definizione. L'attuale presidente Massimo Sarmi dovrebbe essere riconfermato, mentre il nuovo amministratore delegato dovrebbe essere Luigi Ferraris, attuale ad di Ferrovie. Il processo di scelta del consiglio di amministrazione di FiberCop è ancora in corso. 

FiberCop nasce con circa 4 miliardi di euro di ricavi, un margine operativo di circa 2 miliardi e oltre 20.000 dipendenti. La società avrà debiti per 6,5 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi trasferiti da Tim attraverso lo scambio di bond. A questo si aggiungeranno debiti bancari per ulteriori 3-4 miliardi di euro. 

La "nuova Tim"

Dopo la vendita, la "nuova Tim" avrà circa 16.700 dipendenti, ricavi attesi di 14,5 miliardi nel 2024 e un margine operativo di 3,75 miliardi. Il CEO Pietro Labriola gestirà un'azienda in cui il 70% delle attività proviene dal Brasile e dai servizi alle imprese. Il debito del gruppo dovrebbe diminuire a 7,5 miliardi di euro entro la fine dell'anno, senza considerare i proventi della possibile vendita dei cavi sottomarini Sparkle al governo e del 3% delle torri di Inwit. Tim potrà quindi tornare a investire in servizi e acquisizioni. 

Il commento di Labriola

Secondo Labriola, questa operazione rappresenta la realizzazione di due anni e mezzo di lavoro volto a riorganizzare la gestione di Tim e a trovare soluzioni industriali e finanziarie per affrontare le sfide future. Labriola ha affermato che la separazione dell'infrastruttura dai servizi è un passo importante per garantire uno sviluppo rapido e sostenibile. Tim rimarrà l'operatore di telecomunicazioni di riferimento in Italia, continuando a offrire servizi innovativi, sia fissi che mobili, a famiglie, amministrazioni pubbliche e imprese.

(Redazione)

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