Superbonus edilizio: taglio dal 90% al 70% da gennaio 2024

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 28/09/2023 12:35

Superbonus edilizio: taglio dal 90% al 70% da gennaio 2024

Le speranze di un'estensione del Superbonus senza tagli sono state infrante. L'annuncio era stato fatto dal governo da tempo, e ora si stanno compiendo i fatti. Durante le discussioni parlamentari sulla conversione del decreto Asset, è emerso che non ci sarà un'estensione di sei mesi per completare i lavori condominiali in corso. 

A gennaio 2024, il Superbonus edilizio sarà ridotto dal 90% al 70%. C'era speranza tra i cittadini e le imprese per un'estensione. I cittadini speravano di evitare di pagare di tasca propria l'importo eccedente, mentre le imprese speravano che un Superbonus alto avrebbe continuato a stimolare il mercato. 

"Gli emendamenti relativi al Superbonus sono stati respinti dal governo e dalla maggioranza", lamentano i senatori del Pd, Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto, commentando i lavori delle commissioni Ambiente e Industria del Senato. "I forti appelli di cittadini preoccupati, lavoratori e rappresentanti di settori economici come l'Ance, non sono serviti a nulla. Il governo e la maggioranza sembrano insensibili alle difficoltà che mettono in ginocchio famiglie e imprese", aggiungono. 

Tra gli emendamenti dell'opposizione respinti, c'era uno che richiedeva un'estensione fino al 31 dicembre 2024 per i lavori condominiali. Un altro emendamento che richiedeva un'estensione, più breve, fino al 30 giugno 2024 è stato respinto. La critica più comune al governo è quella di aver cambiato le regole del gioco dopo che i condomini avevano deciso di effettuare lavori di ristrutturazione secondo le leggi attuali. Il governo risponde citando i costi: con un costo di 3 miliardi al mese, il Superbonus è economicamente insostenibile per l'economia pubblica. Pertanto, una ricalibratura al ribasso è inevitabile. 

I condomini sono le proprietà più colpite dalla ricalibratura del Superbonus. Secondo le stime della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), ci sarebbero circa 20.000 condomini in cui i lavori di ristrutturazione non sono ancora completati. Il problema principale sono i crediti bloccati: senza la cessione del credito, la liquidità si esaurisce e i cantieri si fermano

 

(Redazione)

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