A breve molti contribuenti si ritroveranno con un bell'avviso da parte dell'Agenzia delle Entrate. O meglio, con una bella lettera, in cui si chiederanno informazioni circa la posizione catastale dell'immobile beneficiario del Superbonus.
Purtroppo, da quest'anno chi ha usufruito del Superbonus per ristrutturare ed efficientare il proprio immobile potrebbe essere obbligato ad aggiornare i dati catastali, pena una multa salata.
Così facendo, rischierebbe a sua volta di dover pagare imposte ancora più salate sulla propria casa, come nel caso dell'IMU. Vediamo meglio la situazione.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Giorgio Pecorari - Investitore.
Superbonus e IMU, al via i "controlli" dall'Agenzia delle Entrate sulle rendite catastali
Come avevamo anticipato tempo fa, l'Agenzia delle Entrate procederà nei prossimi giorni a inviare le lettere a tutti coloro che hanno usufruito del Superbonus ma non hanno provveduto ad aggiornare la posizione catastale dell'immobile beneficiario.
In pratica i destinatari di queste lettere dovranno spiegare al Fisco se effettivamente ci sia stato un incremento della rendita catastale a seguito dei lavori realizzati con il Superbonus.
Alcuni interventi possono comportante un aumento della rendita, e se questo incremento risulta superiore al 15% rispetto al valore iniziale della rendita, il contribuente sarà tenuto aggiornare i valori catastali il prima possibile, onde evitare una sanzione amministrativa per omissione.
Il problema è che, aggiornando la rendita catastale, tutte le imposte che vengono calcolate tramite questo valore aumenteranno immediatamente.
Come nel caso dell'IMU, l'imposta municipale sulle "seconde case" (o anche sulle "prime" se rientrano in alcune categorie catastali).
Superbonus, quanto si dovrà pagare di IMU con le rendite aggiornate
Stando alle simulazioni effettuate sul portale della Gazzetta Ufficiale (e riportate da Sky TG24), a seguito dei lavori Superbonus la rendita potrebbe addirittura salire oltre il 30% "nell?ipotesi di case di categoria popolare in zone semicentrali di Roma e Milano che passino di due classi catastali".
A Roma la rendita di un?abitazione popolare di categoria A4 di circa 80 metri quadri passerebbe da 759,18 euro a 883,14 euro (passaggio di una classe) fino a 1038,06 euro (passaggio di due classi).
A Milano, la rendita di un'abitazione simile passerebbe da 604,20 euro a 712,68 euro (passaggio di una classe) a 836,64 euro (passaggio di due classi).
Tradotto in IMU, i proprietari di queste case (se non sono residenza principale e non sono affittate o cedute in comodato d'uso) dovranno pagare centinaia di euro in più. Prendendo a riferimento i simulatori di entrambi i Comuni:
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l'abitazione a Roma costerebbe ogni anno non più 1.453 euro, ma 1.691 euro, se non addirittura 1.987 euro di IMU con il doppio passaggio.
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l'abitazione a Milano costerebbe ogni anno non più 1.156 euro ma
1.363 euro, o addirittura 1.601 euro se lo scatto è di due classi.
Superbonus, come pagare meno IMU
Nel caso in cui il Superbonus imponga un aggiornamento dei valori catastali, con conseguente aumento della rendita e dell'IMU, per ridurre il peso fiscale del possibile incremento dell'imposta si può optare per alcune soluzioni pratiche.
Ad esempio, si può concedere l'immobile in comodato d'uso a parenti entro il primo grado, a patto che utilizzino l'edificio come Abitazione Principale. In questo modo l'imposta viene letteralmente dimezzata.
In alternativa, si può mettere in affitto l'immobile e stipulare con il locatario un contratto a canone concordato, in modo da avere una riduzione del 25% sull'IMU.
Ci sarebbe anche la soluzione dell'immobile inagibile, ma difficilmente potrebbe risultare come tale dopo lavori di ristrutturazione come quelli coperti dal Superbonus.