Lo ha annunciato direttamente la premier Meloni un po' a sorpresa, ma il Governo sta lavorando con i sindacati per il rinnovo del contratto degli statali.
Dopo le trattative e gli aumenti autorizzati per alcuni comparti ora è tempo di pensare agli statali del comparto centrale.
In particolare Aran e il Governo lavorano senza sosta per accelerare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, nello specifico si tratta sul rinnovo per iò personale del Comparto centrale, ossia quello che comprende Ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici come Inail e Inps.
Un rinnovo che determinerà un sicuro aumento in busta paga per molti lavoratori ma con pesi differenti a seconda dei ruoli occupati.
Scopriamolo insieme nel dettaglio di quando aumenterà la busta paga dei dipendenti del comparto centrale. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Fabio Marchione su quanto guadagnano in media gli italiani.
Stipendi 2025, nuovi aumenti in arrivo dal prossimo anno: ecco chi avrà più soldi e quanti
Aumenti si aumenti no: il tema dei rinnovi contrattuali è, come quello della riforma delle pensioni uno dei nodi più spinosi da affrontare per il governo italiano.
Dal settore bancario, alle forze armata ma anche i dipendenti gestiti dal sistema Noipa molti sono in attesa dei tanto decantati rinnovi contrattuali.
L’ultimo in ordine cronologico è quello relativo ai dipendenti del comparto Centrale. E’ stata proprio la premier nei giorni scorsi a sottolineare l’accelerazione delle trattative per il rinnovo dei contratti degli statali.
Subito dopo Antonio Naddeo, il Presidente dell’Aran, al tavolo delle trattative ha portato il rinnovo dei contratti dei dipendenti delle Funzioni centrali.
Si tratta dei lavoratori statali in senso stretto, ossia i dipendenti ministeriali, quelli delle agenzie fiscali e degli enti pubblici economici, come Inail e Inps.
Per loro potrebbero partire gli aumenti da gennaio 2025 così da iniziare le trattative per il rinnovo dei contratti 2025-2027 anche se ancora bisogna chiudere i rinnovi del 2022-2024.
Ma intanto l’Aran ha proposto un aumento medio del 5,74%, ossia circa 160 euro mensili, ma la premier Giorgia Meloni un po' a sorpresa ha ipotizzato un ulteriore aumento dello 0,22%.
In questo caso l’aumento complessivo si attesterebbe intorno al 5,96%, con un incremento medio mensile di 166,13 euro.
Stipendi 2025, ecco le aree contrattuali interessate dagli aumenti
Le aree contrattuali nel comparto Centrale che subiranno i possibili aumenti degli stipendi nel 2025 sono:
- operatori, cioè i dipendenti con diploma incaricati di svolgere funzioni senza un’elevata specializzazione;
- assistenti, cioè i dipendenti in possesso di una laurea che hanno maggiori competenze;
- funzionari, ossia i dipendenti che svolgono un’attività pubblicistica, produttiva di effetti giuridici;
- area per le elevate professionalità, ossia i dipendenti dotati di competenze altamente specialistiche.
Ecco gli aumenti proposti da Aran
Come abbiamo detto, i dipendenti del comparto Centrale da gennaio 2025 potrebbero vedere aumentato il loro stipendio. Questo incremento non sarà per tutti uguale, anche all’interno della stessa area lavorativa.
Aran ha però proposto aumenti differenziati a seconda delle categorie:
- per gli operatori 110,40 euro;
- per gli assistenti 116,10 euro;
- per i funzionari 141 euro;
- per le elevate professionalità 194 euro.
Si tratta al momento di una proposta di rinnovo contrattuale suddivisa sia in aumenti salariali fissi che variano a seconda del ruolo ricoperto, ma anche aumenti accessori come annunciati dalla premier Meloni che dipenderanno dalle risorse stanziate ma anche dalle ore di straordinario svolte.
Gli aumenti come detto dovrebbero entrare in vigore nel 2025 ma solo se Aran e il governo sottoscrivono l’accordo mentre per il 2022-2024 saranno riconosciuti importanti arretrati.