Stellantis: Fiom rifiuta uscite incentivare e assunzioni, non firma accordo.

22/03/2024 15:52

Stellantis: Fiom rifiuta uscite incentivare e assunzioni, non firma accordo.
Nel corso della riunione odierna a distanza, Stellantis ha annunciato il suo intento di avviare la stipula di un accordo sindacale nazionale riguardante le uscite volontarie incentivante. Questo rappresenta un ulteriore passo nella politica di riduzione degli stabilimenti Stellantis, fatto particolarmente preoccupante considerando che tali uscite non vengono controbilanciate da nuove assunzioni, che rappresenterebbero un'importante prospettiva per il futuro del settore. Si è inoltre appreso di un'altra procedura di incentivazione agli esodi proprio in occasione del confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito del tavolo automotive, fortemente voluto dalla Fiom-Cgil per affrontare le criticità di un intero settore che, in mezzo alle difficoltà della transizione verso il veicolo elettrico, sta vivendo una profonda crisi aggravata dalle decisioni strategiche di Stellantis nel nostro Paese. Queste decisioni si contraddistinguono per scarsi investimenti, incertezze sul futuro delle produzioni e un costante ridimensionamento del personale mediante un cospicuo impiego di risorse economiche, ottenute a discapito dei lavoratori, molti dei quali si ritrovano in cassa integrazione o costretti a trasferte di centinaia di chilometri.

La Fiom-Cgil non condivide questo percorso e evidentemente non è disposta a firmare l'accordo sindacale proposto. Per queste ragioni, il 12 aprile è stato proclamato uno sciopero di otto ore a Torino, coinvolgendo tutte le sigle sindacali del settore automotive, al fine di rivendicare il diritto a un futuro industriale, lavorativo e di dignità sul lavoro. In settimane recenti, in modo unitario, abbiamo chiesto alla Presidente del Consiglio di convocare un incontro a Palazzo Chigi con l'AD di Stellantis Tavares. Il futuro non si costruisce attraverso incentivi all'esodo, ma piuttosto tramite il dialogo per garantire la continuità degli impianti, lo sviluppo di nuovi modelli, l'investimento in ricerca e sviluppo e la rigenerazione dell'occupazione. Questa è la posizione congiunta espressa in una nota da Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale per l'industria automotive della Fiom-Cgil.

(NEWS Traderlink)

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