Settore immobiliare: cosa sta succedendo?
Le recenti problematiche emerse all'interno del mondo finanziario con la crisi che ha colpito banche europee ed americane, hanno riportato sotto i riflettori dubbi e perplessità sulla tenuta del settore immobiliare.
In particolare, qualcuno ha rievocato la crisi del 2008 quando, partendo dal fallimento di Lehman Brothers, iniziò il periodo buio per il mercato degli immobili.
La domanda che ci si pone è: accadrà in Italia ciò che è successo in Svezia dove il prezzo delle case ha perso il 15% durante lo scorso anno?
Ad oggi, pare piuttosto difficile che nel nostro Paese possa accadere quanto avvenuto in quello scandinavo o in altre zone.
Molto è collegato al settore dei mutui e, nello specifico, alle modalità di funzionamento degli stessi, ovvero se a tasso fisso o variabile.
Chiaro che, in una fase congiunturale come quella vissuta negli ultimi dodici/quindici mesi, con tassi di mercato in rapida ascesa, i fruitori di mutui a tasso variabile si stiano trovando in evidente difficoltà.
Per lo stesso motivo, l’accesso a nuove forme di finanziamento per l’acquisto di immobili, risulta più oneroso e complesso rispetto, ad esempio, a 24 mesi fa.
Settore immobiliare: la stretta creditizia frena lo sviluppo?
La crisi del Credit Suisse e di altre realtà del sistema bancario, come sempre accade in questi casi, ha messo di fronte gli istituti di credito ad una profonda verifica e revisione delle proprie e modalità operative.
Nello specifico, le banche hanno iniziato a stringere i cordoni della borsa, anche se non in maniera drastica come accaduto nel 2008.
Certo è che, quando si verificano fallimenti o comunque crisi all’interno del sistema creditizio, tutti gli istituti di credito corrono ai ripari cercando di mettere una pezza ove possibile.
Come evidenziato, non siamo nella situazione di oltre quindici anni fa: allora si arrivava da anni di mutui facili e spesso non sostenibili o dal punto di vista delle somme accordate in sede di finanziamento o dal lato della capacità di rimborso dei clienti.
Il mercato, quindi, era drogato da un modo di fare malsano: i risultati si sono visti e ce li ricordiamo tutti.
Fare tesoro delle esperienze pregresse dovrebbe essere un mantra per chiunque, istituti di credito compresi.
Settore immobiliare: le prospettive in Italia
Che cosa attendersi dal mercato immobiliare in Italia?
L’opinione più diffusa tra gli addetti ai lavori è quella relativa ad una diminuzione dei prezzi medi e, probabilmente, anche del numero di transazioni effettuate.
Bisogna anche ricordare che, una buona parte del patrimonio immobiliare italiano è inquadrato nelle classi energetiche più basse e che, quindi, in prospettiva, necessita di lavori di adeguamento e sistemazione in tal senso.
Chiaro che, molto dipende anche dalla zona, in quanto ci sono aree che sono a prova di crisi mentre altre che ne risentono maggiormente.
Occorre evidenziare poi come l’afflusso di compratori esteri sia sempre più da prendere in considerazione.
Ad esempio, in città come Sanremo, sono molto attivi gli acquirenti scandinavi, olandesi e tedeschi che dispongono, mediamente, di maggiori risorse economiche rispetto agli italiani.
Meglio stare alla larga, quindi?
Come sempre, si può valutare la possibilità di diversificare il proprio portafoglio magari investendo su qualche fondo specializzato che, puntando su immobili da reddito, riesca comunque a generare buone soddisfazioni per l’investitore.