La pensione dal 2024 potrebbe risultare molto contenuta per i neo-pensionati. Oltre al danno di dover garantire un sacco di anni contributivi, si rischia la beffa di un assegno penalizzato.
Questo dovuto in particolare dalla rivalutazione degli assegni prevista dal prossimo anno, che prevede un "taglio" netto per tutti coloro che vanno in pensione e rientrano in alcune casistiche.
E questo per rifinanziare le pensioni minime ed evitare che il comparto pubblico vada nel completo caos, infatti molti hanno cominciato a "fuggire" dalla PA, andando in pensione prima.
In effetti, non manca molto alla fine dell'anno.
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Quanto ammonta la rivalutazione delle pensioni 2024
Stando alle bozze iniziali della Manovra di Bilancio, da una parte viene confermato lo schema delle rivalutazioni previsto a inizio anno 2023.
Ma chi ha un trattamento pensionistico di valore compresi tra quattro e cinque volte il minimo, invece della copertura al 90% (sulla quale applicare la rivalutazione), a questo scaglione di pensionati sembra verr riconosciuto l?85%, come per il 2023.
Se la pensione che ti dovrebbe arrivare nel 2024 ha un importo superiore 10 volte l?assegno minimo, verr fatto un riconteggio cos gravoso che porter a una rivalutazione solo sul 22%, meno del precedentemente stimato 32%.
Un calcolo su quasi un quinto dell'assegno, e questo per rifinanziare l'aumento delle pensioni minime.
Andando nel dettaglio, l'"imponibile previdenziale" sul quale verr calcolata la rivalutazione sar del:
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85% nel caso di trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo;
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53% per quelli tra 5 e 6 volte il minimo;
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47% per quelli tra 6 e 8 volte il minimo;
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37% per quelli tra 8 e 10 volte il minimo;
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22% per quelli sopra le 10 volte.
In soldoni, quelle maggiormente favorite saranno le pensioni i fino a 4 volte il minimo.
Quanto si perde con la rivalutazione del 2024
Ufficiosamente stimata una rivalutazione fino al 5,6%, mentre la rivalutazione minima sar dell?1,2%, almeno da quanto risulta nella relazione tecnica del ddl Bilancio.
Per mantenere fede alla proposta elettorale dell'aumento delle pensioni minime, hanno disposto un meccanismo decrescente, gi applicato nel 2023.
Pertanto non tutte le pensioni beneficeranno di un aumento pari a quello del costo della vita.
Anzi, rispetto a quanto disposto per il 2023, ci sar un peggioramento.
Seguendo le stime pubblicate dal Corsera, e supponendo un'inflazione cumulativa tra il 2022 e il 2023 pari al 13,9%, chi ha l'assegno 10 volte il minimo avr solo 172,4 euro anzich 783,5 euro.
La perdita , dunque, di 611,1 euro, circa 7.944,3 euro con tutte le 13 mensilit.
Ricordiamo che nella legge 448 del 1998, la rivalutazione al 100% era per i trattamenti fino a 4 volte il minimo, del 90% da 4 a 5 volte il minimo e del 75% per le pensioni oltre 5 volte il minimo.
Novit per le pensioni minime e pubbliche dal 2024
Se provieni dal comparto pubblicato e hai iniziato a lavorare prima del 1996, sembra che il Governo stia facendo marcia indietro per quanto riguarda l?annunciato taglio delle pensioni future.
Anche perch, tra sciopero previsto il 5 dicembre, e la loro probabile fuga in massa dal Sistema sanitario nazionale, il rischio era di far saltare tutto.
Il problema sar nel trovare nuove risorse e queste potrebbero prendere la forma di ulteriori sforbiciate alle rivalutazioni degli assegni.
O addirittura in una seconda marcia indietro, stavolta per quanto riguardano le pensioni minime.
Fiore all'occhiello della maggioranza di Governo dalle elezioni del 2022, per la Manovra del 2023 stato possibile finanziarle, alzandole fino a 600 euro per gli over 75.
Anche per il 2024, nelle intenzioni del governo, ci sarebbe anche l?aumento.
Si stima al momento un innalzamento del 6,4% per i pensionati over 75 e dell?1,5% per quelli con un?et compresa tra i 65 e i 75 anni. Ma per avere certezza di queste modifiche si dovr attendere il testo definitivo della legge di Bilancio 2024.
E soprattutto lo sviluppo della crisi sociale che si sta creando all'interno del settore pubblico, per cui si rischia una fuga di massa e un sotto organico forse esiziale per il mantenimento dei servizi.