Scenario finanziario limita riduzione tassi: previsioni meno favorevoli.

Nel mondo della finanza e dei mercati, si osserva un quadro meno favorevole per la riduzione dei tassi. I rendimenti continuano a salire, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,7130%, raggiungendo un massimo dal 6 marzo. Il rendimento del Bund decennale si trova al 2,4505%, toccando un massimo dal 1° marzo. Negli Stati Uniti, il rendimento del T-Note a 10 anni si posiziona al 4,2890%, registrando un picco dal 29 febbraio, mentre il rendimento del T-Bond a 30 anni è al 4,4230%.
La situazione dei prezzi è agitata negli Stati Uniti, con rendimenti in accelerazione a seguito dei dati sui prezzi alla produzione a febbraio superiori alle attese. Questi dati si aggiungono a quelli sull'inflazione CPI americana a febbraio, confermando uno scenario meno accomodante per le riduzioni dei tassi ufficiali.

Le probabilità di un taglio da 25 bp nella riunione del FOMC del 12 giugno, secondo il CME FedWatch Tool, sono scese al di sotto del 55%, con un aumento delle chance di tassi invariati al 40%. Per fine 2024, si confermano le probabilità di riduzione da 75 bp, mentre crescono le probabilità di -50 bp e diminuiscono quelle di -100 bp. Le prospettive per i future sull'Euribor a 3 mesi indicano una tendenza simile ma meno marcata, con -27 bp a giugno e -89 bp a fine 2024.
Infine, nell'agenda macroeconomica degli Stati Uniti, oggi alle 15 è previsto l'annuncio dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Università di Michigan.

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