Saras, seduta molto positiva martedì, terminata in recupero dal minimo di inizio giornata toccato a 1,1055. Il titolo ha guadagnato infatti l'1,27% a 1,155 euro. Inizialmente Saras era stato penalizzato dal dato sui margini di raffinazione.
Margine di raffinazione in calo ma ancora elevato
Alla fine della scorsa settimana il nuovo benchmark di riferimento adottato dal gruppo, l'EMC Reference Margin, è sceso a 11,4 dollari/barile da 16,2 nella precedente ottava.
I margini di raffinazione restano comunque molto elevati.
La media del mese di maggio è stata di 15 dollari al barile, nel secondo trimestre (per adesso il dato è ovviamente solo parziale) è stata di 15,8 dollari al barile, nel primo trimestre dell'anno era stata pari a -0,5 dollari al barile.
Saras, buoni i conti e le prospettive
I conti di Saras del primo trimestre avevano mostrato ricavi a 2,9 miliardi di euro da 1,6 miliardi nel primo trimestre 2021.
L'Ebitda rettificato è risultato pari a 156,3 milioni (dai 27,1 milioni del 2021) e un utile netto rettificato a 76,6 milioni dai -23,8 milioni del 2021. La posizione finanziaria netta è negativa per 445 milioni, era negativa per 453 milioni a fine 2021.
Saras ritiene prevedibile “che nel corso del 2022 - in presenza di una minore offerta dalla Russia - la domanda di prodotti petroliferi, e con essa i margini di raffinazione, in particolare del diesel, si mantengano elevati".
I broker restano positivi sul titolo
Alla vigilia dei conti Equita Sim e BofA avevano alzato a "buy" i rispettivi giudizi su Saras.
Recentemente Barclays ha alzato il target price da 1 a 1,6 euro.
Equita Sim ha alzato la raccomandazione a "buy" con prezzo obiettivo a 1,4 euro.
Gli esperti hanno sottolineato che "i margini del diesel e della benzina sono su livelli record nel secondo trimestre con potenzialità di perdurare. Saras è riuscita a catturare la maggior parte dei forti margini del secondo trimestre ed è atteso un forte miglioramento della posizione finanziaria netta nel secondo trimestre".
Bestinver ritiene che i margini di raffinazione siano destinati a restare alti a causa dell'attuale non disponibilità delle importazioni di diesel dalla Russia e da una minore fornitura di benzina sul mercato.
Bestinver ritiene che il premio sull'Emc reference margin, ovvero il riferimento per la raffinazione, è atteso tra i 6 e i 7 dollari al barile quest'anno. L'Ebitda adjusted potrebbe balzare a oltre 400 milioni nel secondo trimestre a fronte di una stima di consensus per l'intero anno di 298 milioni.
Intesa Sanpaolo nella sua ultima analisi su Saras aveva alzato da 0,57 a 0,78 euro il prezzo obiettivo e aveva confermato la raccomandazione "hold".
Gli esperti hanno evidenziato che "Saras investirà per aumentare la sua esposizione alle rinnovabili. La nuova autorizzazione per un ulteriore impianto solare da 79 MW potrebbe sostenere la strategia verso la transizione energetica. Ad ogni modo, pensiamo che il business legato al petrolio dovrebbe rimanere l'attività principale e il maggior contributore ai numeri di Saras a lungo".
Saras, quadro grafico rialzista
Il rimbalzo visto dai minimi di martedì a 1,105 euro dovrà percorrere ancora un po' di strada perchè sia possibile confermare la ripresa dell'uptrend in atto dai minimi di marzo (a 0,4787) che si è interrotto con il top del 19 maggio a 1,26 circa, allineato con i minimi di giugno 2019.
Solo oltre area 1,20 i prezzi potrebbero tornare a mettere sotto pressione area 1,26. Alla rottura di quella resistenza si aprirebbe la strada al test a 1,40 circa del 50% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre 2017.
Sotto 1,092, base del gap rialzista del 17 maggio, emergerebbe il rischio di assistere ad una flessione significativa, con obiettivo fino a 0,90 almeno.
Fonte: FTA Online