Sanchez resiste: resterà Premier tra scandali e attacchi politici

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez ha deciso di mantenere il suo ruolo di leader del governo. Dopo un periodo di cinque giorni di silenzio per una riflessione personale, Sanchez ha annunciato al re Felipe VI la sua decisione di continuare a guidare il governo di Spagna. Il periodo di silenzio è seguito ad una campagna senza precedenti orchestrata dalla destra e dall’estrema destra contro la moglie di Sanchez, Begona Gomez, che il premier ritiene fosse mirata a distruggere il suo governo. Sanchez ha sottolineato che la questione non riguarda solo il suo destino personale come leader, ma tocca l'intera società spagnola e il tipo di futuro che desidera. Il premier ha lamentato il livello di velenosità che la politica spagnola ha raggiunto, senza però menzionare una possibile mozione di fiducia sul suo governo di coalizione progressista. L'intero paese è rimasto in suspense dopo l'annuncio di Sanchez di voler riflettere, all'indomani di un'inchiesta avviata dal sindacato Manos Limpias su presunti casi di corruzione e traffico di influenze che coinvolgevano la moglie del primo ministro. 

Sanchez ha scritto una lettera pubblica, esprimendo il suo amore per sua moglie e la sua frustrazione per le accuse contro di lei. Durante il suo periodo di riflessione, Sanchez ha ricevuto numerosi segnali di supporto sia dal suo partito che da manifestanti di fronte al quartier generale del PSOE e al Congresso dei deputati. Il premier ha ringraziato per questo sostegno e ha dichiarato che la sua decisione di restare è un nuovo inizio per resistere alle campagne diffamatorie provenienti dalla destra e concentrarsi sulle vittime, non sugli aggressori. Tuttavia, nonostante la decisione di Sanchez, l'incertezza rimane. 

Gli spagnoli attendevano con ansia la decisione del primo ministro che aveva quattro opzioni: dimettersi, chiedere un voto di fiducia parlamentare, indire nuove elezioni o rimanere in carica. Ogni opzione avrebbe potuto avere ripercussioni significative sul programma legislativo del governo, sulle imminenti elezioni in Catalogna e sulle elezioni del Parlamento europeo. Nel frattempo, sia i sostenitori che i detrattori di Sanchez continuano a esprimere le loro opinioni. Mentre i sostenitori vedono l'indagine come un tentativo politicamente motivato di diffamare Sanchez, i critici considerano frivolo e indegno di un leader europeo il modo in cui ha gestito la situazione. Alcuni suggeriscono che la decisione di Sanchez potrebbe essere un trucco politico per ottenere più sostegno.

(Redazione)