La locomotiva tedesca si è fermata
Fase delicata per la Germania: due settimane fa la certificazione di una debolezza superiore alle attese dell'economia teutonica con la decisione del governo di ridurre a +0,2% la stima sulla crescita del PIL nel 2024.
Un incremento misero soprattutto alla luce dell'andamento recente della congiuntura nella prima economia dell'Europa. Il dato finale relativo al quarto trimestre 2023 è stato confermato a -0,3% t/t, per un risultato consuntivo dell'intero anno pari a -0,3% rispetto al 2022. In sostanza la Germania oscilla tra stagnazione e recessione.
Ondata di scioperi in arrivo
Lo scenario nel futuro a brevissimo e più a lungo termine non sembra destinato a migliorare date le incognite che si prospettano all'orizzonte.
Nell'immediato segnaliamo la possibilità che un'ondata di scioperi crei parecchi disagi al trasporto pubblico, con evidenti ripercussioni sul tessuto economico. Il sindacato dei macchinisti dei treni GDL ha annunciato che i lavoratori incroceranno le braccia a più riprese in tutto il Paese come conseguenza dell'escalation del conflitto con Deutsche Bahn, l'operatore ferroviario pubblico.
Le proteste inizieranno giovedì, proprio nel primo dei due giorni di sciopero decretati dal personale di terra della compagnia aerea di bandiera Lufthansa. La contemporaneità delle due proteste potrebbe causare gravi danni al sistema produttivo e peggiorare ulteriormente le prospettive.
Trump favorito per la Casa Bianca
Ma questo è niente se confrontato con quello che potrebbe succedere a novembre in caso di vittoria di Donald Trump nelle presidenziali USA 2024.
L'ex presidente non è ancora ufficialmente il candidato repubblicano ma domani nel cosiddetto Super Tuesday (in ben quindici Stati si vota per le primarie, tra cui California e Texas, i due più popolosi) la concorrente Nikki Haley ha l'ultima flebile chance di fermare la corsa di Trump.
Considerato che sul fronte democratico Joe Biden non ha rivali concreti si profila una rivincita delle presidenziali 2024 e i sondaggi danno l'attuale presidente in carica al 34% e Trump al 37%: dato che il margine di errore è stimato in un 2,9% al momento attuale sembra proprio che Trump possa fare un ritorno trionfale alla Casa Bianca.
Con Trump grossi danni per l'economia della Germania
Questo è il problema per la Germania.
Almeno secondo IW German Economic Institute: in un report pubblicato oggi si stima che entro il 2028 il PIL tedesco potrebbe ridursi almeno dell'1,2%. Questo a causa delle misure annunciate da Trump, tra le quali l'applicazione di un dazio del 10% su tutte le importazioni, con innalzamento al 60% su quelle cinesi.
Secondo le stime di IW il danno causato all'economia USA, pari all'1,0-1,4 per cento nei primi anni, potrebbe essere recuperato quasi integralmente entro il 2028, ovvero le successive elezioni: pertanto dal punto di vista elettorale la cosa avrebbe senso, dal punto di vista di Trump.