Rischio monopoli nelle concessioni balneari: piccoli imprenditori a rischio

La scadenza delle concessioni marittime e balneari, prevista per il 31 dicembre, rischia di trasformarsi in un'opportunità di guadagno per pochi grandi operatori, a discapito dei piccoli imprenditori locali. Grazie alla legge Burlando, le amministrazioni comunali potrebbero assegnare tutte le concessioni in blocco a un singolo soggetto, creando monopoli che garantirebbero una posizione dominante al nuovo titolare. Questo scenario potrebbe portare a speculazioni contrarie ai principi di concorrenza, che sono fondamentali per garantire competitività, prezzi equi e servizi efficienti per gli utenti.

Un esempio preoccupante è quello del Comune di Orbetello, dove l'amministrazione ha approvato un progetto per trasformare l'approdo di Talamone in un porto turistico. Attualmente, è in gara un solo soggetto privato per l'assegnazione delle 18 concessioni esistenti, attualmente distribuite tra piccole imprese e associazioni sportive. Questa situazione non solo danneggerebbe gli operatori locali, ma metterebbe a rischio anche le attività veliche gestite da associazioni sportive, con impatti negativi sullo sport e sulla salute dei giovani.

Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, sottolinea che sono in corso trattative con la Commissione Ue per ottenere un quadro normativo più flessibile, che permetta proroghe triennali delle concessioni esistenti. Nel frattempo, il governo deve vigilare su quanto accade nei territori. Si rischia di assistere a un paradosso: una riforma pensata per migliorare i servizi e stimolare l'economia potrebbe invece tradursi in un vantaggio per pochi eletti. È fondamentale proteggere il futuro delle micro e piccole imprese e non è accettabile che, mentre il governo nazionale si batte a Bruxelles per tutelare i balneari, le amministrazioni locali adottino misure che danneggiano i piccoli operatori.

(NEWS Traderlink)