Riforma IRPEF, maggiori risparmi per le famiglie con questi nuovi scaglioni

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 24/09/2024 10:15

Riforma IRPEF, maggiori risparmi per le famiglie con questi nuovi scaglioni

Dopo mesi di spese e aumenti, finalmente arriverà per le famiglie italiane anche un po' di risparmio, se non addirittura qualche soldo in più in busta paga.

Parliamo dell'ultima proposta del Governo di introdurre in sede di Riforma IRPEF dei nuovi scaglioni di reddito, così da limitare il prelievo fiscale e garantire più soldi ai lavoratori.

Vediamo però come dovrebbero essere queste nuove aliquote IRPEF, e a quanto ammonterebbe il risparmio fiscale alla fine dell'anno.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Informazione Fiscale.

Riforma IRPEF, quali sono i nuovi scaglioni in arrivo

Anche se ancora non c'è nulla di ufficiale, l'Esecutivo sta valutando non solo di confermare l'attuale scaglione IRPEF del 23%, quello previsto per chi ha redditi fino a 28.000 euro, ma anche di estendere il secondo scaglione, ovvero quello previsto per chi ha redditi da 28.001 e 50.000 euro.

Come racconta SKY TG24, la proposta del Governo sarebbe quella di estendere l'intervallo reddituale da 50.000 a 60.000 euro, in modo che circa 8 milioni di contribuenti possano beneficiare della seconda aliquota, invece di rimanere nella terza, quella al 43%.

Ma non solo. Si parla addirittura di ridurre la seconda aliquota in modo che arrivi al 33%. Di conseguenza nel 2025 si avrebbero:

  • ?

    un'aliquota al 23% per i redditi fino a 28mila,

  • ?

    un'aliquota al 33% per i redditi da 28mila a 60mila,

  • ?

    un'aliquota al 43% per i redditi sopra 60mila.

Si tratterebbe di un ampliamento abbastanza sensibile della platea di contribuenti, infatti c'è da chiedersi se le risorse per coprire un simile taglio dell'aliquota saranno sufficienti.

Stando a SKY TG24, servirebbero almeno tra i 4 miliardi e i 6 miliardi di euro per sostenere una riduzione del genere. E già l'Esecutivo deve affrontare le spese per la riconferma del cuneo fiscale e contributivo per i lavoratori.

Taglio del cuneo che, ricordiamo, prevede la riduzione dell'onere contributivo del 7% per retribuzioni lorde fino a 25.000 euro annui e del 6% per quelle tra 25.000 e 35.000 euro.

Riforma IRPEF, a quanto ammonterebbe il risparmio fiscale

Per capire a quanto potrebbe ammontare il risparmio fiscale, facciamo una semplice simulazione.

Partendo da un reddito di 60mila euro, soltanto ampliando il secondo scaglione si avrebbe almeno 800 euro di risparmio annuo.

Per la cronaca, questi 800 euro si ricaverebbero dai 10mila euro prima considerati in esubero rispetto alla soglia massima di 50mila euro, quindi tassati al 43%. Allargata la maglia, si otterrebbe un risparmio pari all'8% sui 10mila euro sopraccitati.

Se si aggiunge invece la riduzione dell'aliquota, il risparmio passerebbe a 1000 euro (il divario tra seconda e terza aliquota passa dall'8% al 10%).

A questi 1000 euro si aggiungerebbero anche i 440 euro per via della nuova aliquota al 33% (appunto il 2% in meno di IRPEF da pagare).

In poche parole, chi ha più di 60mila euro potrebbe avere come risparmio fiscale fino a 1.440 euro all'anno, circa 120 euro al mese.

Riforma IRPEF, quando arriverà questa nuova aliquota?

Si spera che questo nuovo taglio dell'IRPEF arrivi già dal prossimo anno, con tanto di comma previsto nella prossima Legge di Bilancio.

Però, come già anticipato, tutto ciò dipenderà dalle coperture che il Governo riuscirà a garantire in sede di Finanziaria.

E già all'attivo ci sono 10 miliardi di euro che serviranno per la riconferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo, in pratica poco meno della metà della Manovra (stimata attorno a 23 miliardi).

Va detto però che un taglio del genere potrebbe rendere gli stipendi degli italiani un po' più vicini alla media europea, essendo da anni fin troppo tassati.

Inoltre, come precisa anche Investire Oggi, ridurre queste aliquote potrebbe essere un ottimo segnale per gli investitori italiani e stranieri, che grazie a questa nuova tassazione "leggera" troverebbero più conveniente investire in Italia.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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