Il future del Ftse Mib è stato in rialzo venerdì, registrando un guadagno dello 0,87% a 30045 punti. I prezzi hanno oscillato tra 29750 e 30075. I dati macroeconomici di giovedì hanno mostrato un rallentamento dell'inflazione sia in Europa che negli Stati Uniti, influenzando positivamente il sentiment del mercato.
Il PMI manifatturiero statunitense a novembre ha registrato una contrazione a 49,4 punti, il livello più basso da agosto, mentre l'indice ISM per lo stesso periodo è risultato a 46,7 punti, al di sotto delle previsioni di 47,7 punti. Nel frattempo, nella zona euro, il PMI manifatturiero è salito a 44,2 punti, superando le stime a 43,8 punti e segnando un aumento rispetto ai 43,1 punti di ottobre, raggiungendo i massimi da maggio.
In generale, i segnali provenienti dall'economia stanno convincendo i mercati della possibilità che le banche centrali adottino politiche monetarie più accomodanti. I massimi di seduta del Ftse Mib future si posizionano al di sopra di quelli del 1° agosto a 29910, e se la rottura dovesse trovare conferma anche all'inizio della prossima settimana, il superamento della resistenza potrebbe dimostrarsi un segnale di forza.
La prima resistenza si trova a 30460, il lato alto del canale crescente che sale dai minimi di marzo. La resistenza successiva si trova nell'area di 30800. Al di sotto della media mobile esponenziale a 10 giorni, che si attesta a circa 29500, la continuazione del rialzo verrebbe messa in discussione, prevedendo un calo verso i 28745 punti, massimo del 12 ottobre.
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