Gli ambasciatori dei Paesi membri dell'Unione Europea oggi hanno raggiunto un accordo sulla posizione negoziale del Consiglio Europeo relativa alla proposta per agevolare l'utilizzo dei fondi di coesione al fine di sostenere gli Stati membri colpiti da catastrofi naturali (la proposta RESTORE).
Gli obiettivi di RESTORE
La proposta risponde ai devastanti incendi e inondazioni che hanno interessato le regioni centrali, meridionali e orientali dell'Europa in questo autunno. Il suo obiettivo è di assicurare che i fondi della politica di coesione dell'unione possano essere utilizzati rapidamente e in modo flessibile per sostenere la ripresa dopo le catastrofi e le operazioni di ricostruzione.
L'accordo raggiunto oggi permetterà alla presidenza del Consiglio di avviare canali di negoziazione accelerati con il Parlamento Europeo per finalizzare le misure disegnate per supportare gli Stati membri colpiti dalle catastrofi naturali.
Consiglio e proposta della Commissione Europea
Il mandato negoziale del Consiglio conferma gli elementi principali della proposta della Commissione Europea, la quale modifica le regole che governano il Fondo Regionale Europeo per lo Sviluppo (European Regional Development Fund, ERDF), il Fondo di Coesione e il Fondo Sociale Europeo Plus (European Social Fund Plus, ESF+) per il periodo di programmazione 2021-2027.
In linea con la proposta della Commissione, il mandato offre assistenza addizionale e ulteriore flessibilità per i Paesi membri colpiti da catastrofi naturali occorsi dopo il 1° gennaio 2024, offrendo copertura a misure come la riparazione di infrastrutture e macchinari danneggiati, la fornitura di cibo e assistenza materiale di base, supporto sociale e sanitario.
Le modifiche alla proposta della Commissione
I cambiamenti principali apportati alla proposta della Commissione sono i seguenti: le nuove misure si applicano a catastrofi naturali occorse fino al 31 dicembre 2025; il tasso massimo di co-finanziamento per le priorità di RESTORE è stato ridotto dal 100% al 95%, con obbligo dei Paesi membri di contribuire per il rimanente 5%; oltre a ERDF e ESF+, il Fondo di Coesione potrà supportare anche le misure di RESTORE se appropriate; le risorse complessive disponibili per la riprogrammazione in base a RESTORE sono limitate al 10% della provvista nazionale totale iniziale per ERDF e ESF+, escludendo il Fondo di Coesione dall'ammontare di riferimento; le misure beneficeranno di un pre-finanziamento addizionale del 25%.
Le trattative con il Parlamento Europeo dovrebbero iniziare nelle prossime settimane, una volta che quest'ultimo ha votato sul suo mandato.