Rendimenti in calo, banche centrali accomodanti: mercati in agitazione

La situazione attuale dei mercati finanziari è caratterizzata da una ulteriore flessione nei rendimenti, con le banche centrali che sembrano orientate verso politiche più accomodanti. Ad esempio, il rendimento del BTP decennale è sceso al 3,8950%, al di sotto del 4,0240% registrato venerdì, avvicinandosi al picco del 13 dicembre a 4,0280%. Allo stesso modo, il rendimento del Bund decennale si attesta al 2,5790%, toccando un massimo dal 14 novembre. Negli Stati Uniti, il rendimento del T-Note a 10 anni è al 4,4120%, in calo rispetto al picco del 2 maggio. Anche il rendimento del T-Bond a 30 anni ha registrato una flessione, attestandosi al 4,5560%. Le attese sui tagli delle banche centrali stanno crescendo, con probabilità sempre più alte di interventi sia dalla Fed che dalla BCE.

Le probabilità di tagli ai tassi di interesse da parte della Fed stanno aumentando, con il mercato che prevede un possibile taglio a settembre e un'altra mossa entro il 2024. Anche la BCE è attesa a un taglio di 25 punti base, con ipotesi di ulteriori tagli nel corso dell'anno. Le probabilità di tagli ai tassi si riducono verso la fine del 2024, ma si registra un aumento delle attese di tagli più consistenti, fino a tre tagli. I future sull'Euribor a 3 mesi, indicatore delle possibili mosse della BCE, stanno segnalando un possibile taglio imminente.

L'agenda macroeconomica della settimana include importanti dati come l'indice JOLTS negli Stati Uniti, gli indici PMI e ISM nei servizi, la variazione dei lavoratori non agricoli (ADP), la riunione della BCE e il PIL della zona euro. La situazione economica e finanziaria rimane quindi in evoluzione, con gli investitori che monitorano attentamente gli indicatori di mercato e le decisioni delle banche centrali per orientare al meglio le proprie strategie di investimento.

(NEWS Traderlink)