I rendimenti dei titoli di stato italiani sono aumentati dopo i dati sull'inflazione negli Stati Uniti. Il tasso di inflazione generale ha confermato le aspettative, rimanendo al 3,7% su base annua, mentre l'inflazione core (escludendo cibo ed energia) è scesa al 4,1% da settembre, in linea con le previsioni.
Dopo questi dati, le possibilità di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di dicembre sono leggermente aumentate al 30%. Il rendimento del BTP decennale è salito al 4,76%, dopo aver raggiunto il minimo di 4,61% il giorno precedente. Il rendimento del Bund tedesco si attesta al 2,78%, salendo dal minimo di 2,69% raggiunto il giorno precedente.
I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi si sono corretti dai massimi raggiunti in serata. Il rendimento del T-Note a 10 anni è sceso al 4,67% da 4,73%, dopo aver toccato il minimo di 4,53% a inizio giornata. Il rendimento del T-Bond a 30 anni è al 4,83%, dopo aver raggiunto il minimo di 4,67% a inizio giornata.
Graficamente, il rendimento del BTP a 10 anni è tornato sopra il livello chiave del 4,74% e potrebbe attaccare le resistenze a 4,95% - 5,00%, aprendo la strada a ulteriori aumenti verso il 6,05% - 6,10%. Il rendimento del Bund decennale si avvicina all'area del 2,83%, che se superata potrebbe portare a un aumento verso il 2,95% e un possibile attacco al recente massimo del 3,02%.
Il rendimento del T-Note decennale si avvicina alla resistenza del 4,75%, e una rottura al di sopra di questo livello potrebbe portare a un attacco al recente massimo del 4,89% dal 2007. Infine, per il T-Bond trentennale, sopra il 4,91% potrebbe aprirsi la strada verso il 5,03%.
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