In genere quando si parla di regime forfettario subito si pensa al Modello Redditi, il modello d'elezione per lavoratori autonomi e Partite IVA.
In realt non mancano le circostanze in cui un lavoratore in regime forfettario possa procedere non con il Modello Redditi, bensi con quello 730, il modello previsto invece per dipendenti e pensionati.
Vediamo infatti in quali casi il lavoratore autonomo si trova "costretto" a dover utilizzare questo modello.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Giampiero Teresi.
Regime forfettario: quando si pu utilizzare il Modello 730
Intanto partiamo dal fatto che il Decreto del Presidente della Repubblica 600/1973 prevede all'articolo 1 l'esonero dall'invio della Dichiarazione dei Redditi nel caso specifico dei cosiddetti "redditi a zero".
In pratica, se il contribuente a regime forfettario non ha registrato nell'anno fiscale di riferimento alcun reddito da attivit di impresa, questi non tenuto alla presentazione del Modello Redditi.
Nel caso di redditi da lavoro dipendente, conseguiti da un soggetto in regime forfettario, previsto anzi l'utilizzo del modello 730 in alternativa al modello Redditi.
Lo riferisce Money.it, riportando la procedura guidata messa a disposizione dall?Agenzia delle Entrate: se non si hanno redditi di impresa, comunque consigliato procedere con il Modello 730.
Anche perch dal 2024 il modello 730 disponibile anche per i redditi prima limitati al solo Modello Redditi, come:
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redditi per rivalutazione terreni;
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redditi di capitale da fonte estera assoggettati a imposta sostitutiva;
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redditi da investimento estero.
Regime forfettario: quando serve il Modello Redditi
Tralasciando i casi citati, il Modello Redditi rimane anche quest'anno il modello d'elezione per chi in regime forfettario e detiene una Partita IVA in qualit di lavoratore autonomo (libero professionista, freelance, imprenditore...).
Anche perch se tutte le Certificazioni Uniche (CU) non vengono presentate tutte entro la scadenza ufficiale, bisogner procedere autonomamente con il Modello Redditi.
Se si riesce ad avere tutte le CU entro tale data, invece, il sistema pu registrarle per far s che possano essere utilizzate in sede di Dichiarazione Precompilata.
Si tratta di un modello che permette gi dal 30 aprile di ritrovarsi con tutti i dati precompilati dei propri redditi all'interno della propria Dichiarazione, senza la necessit di dover compilare manualmente tutti i dati.
Una comodit prevista anche per le Partite IVA (forfettarie o meno) a partire da quest'anno.
Ma solo se i sostituti d'imposta sono riusciti a consegnare le CU entro il 18 marzo.
Regime forfettario: le scadenze per la presentazione
Per chi in regime forfettario le scadenze ufficiali sono sempre le stesse, nel caso in cui si voglia ricorrere al Modello Redditi.
I sostituti d'imposta sono tenuti a presentare le Certificazioni Uniche (ma solo per redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata) entro e non oltre il 31 ottobre, in coincidenza con il termine ultimo per i modelli 770.
In questo caso, valgono comunque per chi in regime forfettario la scadenza del 31 luglio per provvedere al saldo e al primo acconto del 2024 (se si procede entro 30 giorni dopo la scadenza si dovr pagare una maggiorazione dello 0,4%).
Nel caso del Modello 730, la scadenza quella del 30 settembre, ma solo se i redditi sono a zero e non risultano quindi imposte da pagare.
Va da s che quest'anno sar l'ultimo in cui i lavoratori a regime forfettario avranno a che fare con le CU.
Con il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, ora esteso a tutti i lavoratori con Partita IVA (fino al 2023 era solo per chi aveva pi di 25mila euro di fatturato), praticamente dal prossimo anno varranno a fini del Modello Redditi soltanto le fatture riportate nello storico del proprio applicativo.