Rc auto: boom delle truffe

23/11/2023 18:02

Rc auto: boom delle truffe

Premi Rc Auto in deciso rialzo

Assicurazioni Rc auto gioie e dolori? Soprattutto i secondi se si leggono i risultati dall’indagine realizzata dagli istituti di ricerca mUp Research e Norstat per conto di Facile.it. Secondo il popolare sito preventivatore lo scorso ottobre il premio medio pagato in Italia per assicurare un'autovettura si è attestato a 610,87 euro, in crescita del 31,5% rispetto a un anno prima.
Ancora peggio è andata ai centauri dato che il prezzo dell'assicurazione di una moto ha fatto segnare un incremento del 41,4%, toccando i 572,97 euro.

Truffe in aumento del 300%

All'aumento dei premi si accompagna un altro fenomeno, secondo alcuni diretta conseguenza del primo, ovvero l'incremento delle frodi.

La cosa è in effetti abbastanza comprensibile: dato l'incremento del costo delle polizze Rc auto si è spinti a cercare soluzioni per ridurre l'impegno finanziario. Purtroppo questo scopre il fianco agli attacchi dei truffatori. Secondo l'indagine sono stati ben 2,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa o un tentativo di truffa nel settore dell'assicurazione auto/moto con un clamoroso incremento del 300% rispetto a quanto rilevato un anno fa.
Il danno è notevole: quasi 700 milioni di euro con una media di 287 euro per ogni truffato.

I metodi per portare a termine le frodi

Ma come operano i truffatori? E soprattutto: quali metodi e canali adoperano per portare a termine le loro imprese? Dall'indagine emerge che è soprattutto il web la porta di accesso che utilizzano maggiormente.

Nel 42% dei casi la truffa si realizza con l'invio di una mail che rimanda a un sito clone che apparentemente appartiene a una compagnia assicurativa nota ma che invece convoglia il denaro pagato con moneta elettronica verso le tasche dei ladri. Altro sistema noto ma evidentemente ancora efficace è quello del falso call center con casi più che raddoppiati (dall'11 al 23 per cento) rispetto all'anno scorso.
Seguono i vecchi, ma sempre popolari, SMS e porta a porta, mentre si fanno strada le truffe realizzate con social network e app di messaggistica istantanea.

Quasi la metà non denuncia

E una volta subita la truffa che succede? Sorprendentemente il 48% non sporge denuncia, in aumento dal 42% circa di un anno fa.

Le motivazioni di questa scelta sono la volontà di non far conoscere ad amici e familiari di "esserci cascati" (31,3%, in forte aumento dal 13,3% dell'anno scorso), la sensazione di ingenuità per essere caduto nel tranello (27,1%), l'esiguità del danno economico subito (20,8%), la certezza che il maltolto non sarebbe comunque stato recuperato (16,7%, in forte calo dal 33,3%).

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