Piazza Affari ha aperto in territorio positivo, trainata dalle performance brillanti di Nexi e CNH. Il FTSE MIB segna un aumento dello 0,2%, mentre il FTSE Italia All-Share, il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia STAR registrano rispettivamente un aumento dello 0,2%, dello 0,3% e dello 0,5%. Nel frattempo, i mercati azionari europei rimangono incerti, con l'EURO STOXX 50 in calo dello 0,1%, il FTSE 100 stabile, il DAX in calo dello 0,1% e il CAC 40 in calo dello 0,2%.
L'IBEX 35, invece, registra un aumento dello 0,2%. I future sugli indici azionari americani sono deboli, con il S&P 500 in calo dello 0,2%, il NASDAQ 100 in calo dello 0,1% e il Dow Jones Industrial in calo dello 0,2%. Nella seduta precedente, gli indici principali degli Stati Uniti hanno chiuso in rialzo, con il S&P 500 in aumento dello 0,18%, il NASDAQ Composite dello 0,30% e il Dow Jones Industrial dello 0,10%.
Nel frattempo, il mercato azionario giapponese ha chiuso in territorio negativo, con l'indice Nikkei 225 in calo dell'1,34%. Le borse cinesi hanno registrato un calo, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen in calo dello 0,35% e l'Hang Seng di Hong Kong in calo dell'1,65%. L'euro sta correggendo rispetto al massimo toccato il 13 settembre contro il dollaro, scendendo a circa 1,0700.
I BTP e lo spread stanno migliorando, con il rendimento del decennale in calo al 4,59% e lo spread sul Bund a 188 bp. Nexi ha registrato un nuovo rialzo del 4,0% dopo una pausa nella seduta precedente. Secondo quanto riportato da MF, oltre a CVC, Blackstone, Brookfield e Silver Lake, anche i fondi CPP e Francisco Partners stanno valutando di presentare un'offerta per il gruppo dei pagamenti elettronici.
CNH Industrial ha registrato un aumento del 3,2% dopo che il consiglio di amministrazione ha deciso di delistare il titolo dal mercato Euronext Milan e quindi da Piazza Affari. L'operazione dovrebbe essere completata all'inizio di gennaio, e le azioni del gruppo rimarranno quotate solo al NYSE. Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato un buyback fino a 1 miliardo di dollari con avvio domani, 8 novembre, al fine di sterilizzare l'eventuale instabilità derivante dal delisting.
Poste Italiane ha guadagnato terreno, segnando un aumento del 1,4%, in seguito alla pubblicazione dei risultati del terzo trimestre, che sono stati in calo su base annua ma leggermente migliori delle attese. I ricavi si sono attestati a 2,827 miliardi di euro, l'EBIT a 539 milioni e l'utile netto a 382 milioni.
Il management ha inoltre migliorato la guidance 2023 sull'EBIT, portandola a 2,6 miliardi di euro. Telecom Italia ha registrato un lieve aumento del 0,5% dopo l'annuncio della firma con Optics BidCo del transaction agreement relativo a Netco, come previsto dall'accettazione dell'offerta vincolante di KKR.
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