Primo rialzo della settimana a Piazza Affari, con il FTSE Mib che ha chiuso in progresso del 2,33%. Anche gli altri indici hanno registrato aumenti: FTSE Italia All-Share +2,22%, FTSE Italia Mid Cap +1,17%, FTSE Italia Star +1,23%. In divergenza il rendimento del decennale BTP, che ha segnato 3,7% (rispetto al 3,63% precedente), mentre lo spread sul Bund si attesta a 149 punti base. Le principali piazze azionarie europee hanno seguito un trend positivo, con il Dax a +1,65%, CAC 40 +1,91% ed Eurostoxx 50 +2%. Anche Wall Street ha aperto in territorio positivo, con l'S&P 500 a +1,38% e il Nasdaq a +1,57%.
Sul fronte macroeconomico, l'Energy Information Administration (EIA) ha comunicato una riduzione delle scorte di petrolio negli USA di -3,728 milioni di barili, superando le attese del consensus. A Milano, i titoli del comparto bancario hanno registrato un forte rialzo, sostenuti dall'annuncio del ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti che ha escluso l'introduzione di una tassa sugli extra-profitti delle banche. Banca MPS ha chiuso con un rally del 6,72%, in seguito alla revisione della raccomandazione da parte di Citigroup, che ha alzato il prezzo obiettivo da 5,30 a 6,00 euro.
I risultati del primo semestre di MPS sono stati superiori alle attese, con un utile netto in crescita e un aggiornamento del piano industriale che prevede un aumento del Pre-tax Profit 2026 da 909 milioni a 1,42 miliardi. Anche BPER Banca ha visto un incremento dell'1,11%, nonostante i risultati del secondo trimestre siano stati al di sotto delle stime, ma con una guida migliore per il 2024. Altri titoli bancari come Unicredit (+4,79%), Intesa Sanpaolo (+2,77%) e Mediobanca (+2,33%) hanno mostrato buone performance.
Nexi ha messo a segno un progresso del 3,71%, confermando le previsioni per l'anno in corso. La maggior parte dei titoli del listino principale ha registrato acquisti, ad eccezione di Interpump, che ha ceduto lo 0,27% dopo aver comunicato risultati del secondo trimestre deludenti, con ricavi in calo e una leggera riduzione della guidance per il 2024. Stellantis ha chiuso in leggero rialzo (+0,48%), nonostante le notizie che indicano che gli incentivi statali per l'acquisto di auto potrebbero essere limitati a veicoli con una certa percentuale di componenti prodotti in Europa a partire dall'anno prossimo.
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