Piazza Affari in rialzo (+0,4%) in attesa della decisione della Fed, buone performance per Tim

31/01/2024 17:38

Piazza Affari in rialzo (+0,4%) in attesa della decisione della Fed, buone performance per Tim
La chiusura delle borse europee è stata mista in attesa dell'esito del meeting della Federal Reserve negli Stati Uniti. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 30.744 punti, trainato da Telecom Italia (+2,2%), in attesa di aggiornamenti sulla cessione di Sparkle al fondo KKR, per cui potrebbe esserci una proroga. In evidenza anche Hera (+1,8%) e Terna (+1,6%), mentre Pirelli ha perso terreno (-1,9%) a seguito dell'indagine dell'antitrust dell'Unione Europea su un presunto cartello nel settore degli pneumatici.

La banca centrale americana ufficializzerà stasera le proprie decisioni, con alta probabilità di mantenere i tassi invariati, sebbene gli operatori saranno interessati principalmente ad eventuali suggerimenti su un futuro taglio dei tassi. La giornata è stata densa di appuntamenti macro, a partire dai dati sulla contrazione della produzione manifatturiera cinese per il quarto mese consecutivo.
In Europa, si aspetta per domani l'inflazione nella zona euro, dopo il rallentamento registrato in Germania e in Francia, mentre in Spagna si è verificata un'accelerazione della crescita dei prezzi. In Italia, il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso al 7,2% rispetto al 7,4% del mese precedente.

Negli Stati Uniti, il rapporto Adp ha mostrato un aumento inferiore alle aspettative degli nuovi impieghi nel settore privato (+107.000 posti di lavoro), in vista dei dati sul mercato del lavoro di venerdì. Nel frattempo, prosegue la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, dopo i bilanci di Alphabet e Microsoft, con gli investitori preoccupati per l'incremento dei costi relativi agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi si è ampliato a circa 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,72% e quello del Bund al 2,16%, mentre i Treasury decennali statunitensi sono scesi sotto il 4%.

Tra le materie prime, il prezzo del petrolio Brent è sceso a 81 dollari al barile, a seguito dell'aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti e in vista del comitato di monitoraggio del mercato dell'OPEC+ in programma domani.
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro è rimasto poco mosso intorno a 1,085, mentre il dollaro/yen è in discesa a 146,3.

(Redazione Traderlink)

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