Il Ftse Mib ha chiuso poco mosso (+0,15%) a 33.764,15 punti, in una giornata volatile per le borse europee. Tra le aziende in rialzo troviamo Saipem (+3,9%), Amplifon (+3,4%), Enel (+2,9%) ed Eni (+2,7%), sostenute anche dall'aumento del prezzo del greggio. Al contrario, in forte calo Interpump (-5,6%), seguita da Stellantis (-3,3%) e Banco Bpm (-1,2%).
A Wall Street si registra un calo dopo i risultati trimestrali contrastanti delle banche. Wells Fargo e JPMorgan hanno deluso sul margine di interesse, mentre Citigroup ha superato le previsioni. BlackRock ha reso noti i suoi conti, con il Ceo Larry Fink che prevede massimo due tagli dei tassi da parte della Fed quest'anno e esprime preoccupazione sulla capacità della banca centrale di contenere l'inflazione.
Le tensioni geopolitiche, con Israele in allerta per un possibile attacco dell'Iran, hanno contribuito a peggiorare il clima sui mercati. L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi dell'Università del Michigan è sceso a 77,9 punti ad aprile, trainato dalle aspettative di inflazione in aumento.
La prossima settimana sarà incentrata sul Pil cinese, le vendite al dettaglio USA, l'inflazione e i dati sul mercato del lavoro britannico. Saranno monitorati i discorsi dei banchieri centrali e le elezioni in India, mentre verso la fine settimana S&P si pronuncerà sul rating dell'Italia.
I rendimenti obbligazionari sono in calo, con il Treasury decennale al 4,5% e il biennale al 4,88%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 141 punti base, con il decennale italiano al 3,76% e il Bund al 2,37%.
Il petrolio Brent si avvicina a 92 dollari al barile, ai massimi da ottobre, a causa delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Sul fronte valutario, l'euro/dollaro si indebolisce ulteriormente a 1,063 e il dollaro/yen si mantiene intorno a 153.
(Redazione Traderlink)