La giornata di ieri ha visto un'intensa attività di vendita nel mercato azionario italiano, in seguito all'inaspettata introduzione della tassa sugli extraprofitti delle banche. Questa mossa ha provocato una caduta vertiginosa degli istituti di credito del paese, con una perdita di capitalizzazione di mercato di circa 10 miliardi di euro.
L'indice di riferimento, il Ftse Mib, ha subito una perdita di poco più del 2%, scendendo sotto la soglia dei 28.000 punti e chiudendo la giornata a 27.930 punti. Questo ha registrato la peggior performance in Europa per la giornata.
Tra i titoli particolarmente colpiti, Bper Banca ha registrato la perdita maggiore, con un calo del 10% che ha portato il prezzo per azione a 2,5 euro. È stata seguita da Banco BPM, che ha subito un calo del 9,6%, scendendo sotto quota 4 euro a 3,9 euro per azione.
Le due banche maggiori del paese, UniCredit e Intesa Sanpaolo, hanno subito perdite rispettivamente del 5,5% e dell'8,6%. Anche Monte dei Paschi ha chiuso in rosso, con un calo del 9% che ha portato il prezzo per azione a 2,5 euro.
Alcuni titoli, tuttavia, hanno resistito a questa tendenza negativa. Tra questi, Recordati ha registrato un segno positivo, con un aumento del 2% che ha portato il prezzo per azione a 44 euro. È stato seguito da Telecom Italia, con un aumento del 2,17% a 0,25 euro per azione. Al terzo posto si è classificata Hera, con un aumento dell'1,9% a 2,6 euro per azione. Infine, A2A ha chiuso la giornata con un segno verde, registrando un aumento dell'1,8% a 1,6 euro per azione.
(Redazione Traderlink)