Petrolio: può ancora essere conveniente investire?

22/09/2023 09:00

Petrolio: può ancora essere conveniente investire?

Petrolio: obiettivo 100 dollari? 

Il prezzo del petrolio pare essersi assestato intorno ai 90 dollari, ovvero sui massimi dell’anno in corso. 

La domanda che si pongono gli investitori è piuttosto semplice: si tratta di un colpo di reni destinato ad esaurirsi in breve tempo per poi ripiegare su più miti livelli di quotazione, oppure può essere un trampolino di lancio per nuovi traguardi? 

Ovvero, è ipotizzabile che il prezzo del petrolio possa raggiungere i 100 dollari al barile da qui ai prossimi mesi? 

Ovviamente la risposta ha una duplice valenza, sia dal punto di vista dell’economia un generale, sia dal punto di vista dell’investitore che voglia comprendere come muoversi su strumenti finanziari collegati all’oro nero. 

Alcune considerazioni possono essere utili per cercare di comprendere le dinamiche, sia con riferimento alla situazione geopolitica mondiale che all'andamento dei tassi di interesse collegati al contenimento e riduzione dell’inflazione. 

Petrolio: lo scenario generale 

Il prezzo del petrolio, come quello di qualsiasi bene, si determina in base all’incontro tra domanda e offerta. 

Se la domanda è costante o in aumento perché le aziende (specie americane) la sostengono per via di una maggior fiducia nella ripresa economica e l’offerta rimane stabile se non addirittura in calo, è ovvio che il prezzo del petrolio al barile non possa che aumentare

Da un lato c’è la Fed che ha lasciato invariati i tassi di interesse anche se, la stretta monetaria, sarà più lunga del previsto. 

Dall’altro, ci sono le tensioni geopolitiche a livello internazionale con le decisioni di Arabia Saudita e Russia di ridurre ulteriormente la produzione di oro nero. 

C’è poi da considerare un terzo elemento, ovvero la possibilità che la Cina possa uscire dall’impasse nel quale è piombata negli ultimi periodi, per riprendere un cammino di crescita economica positiva ed importante. 

Queste tre variabili, combinate tra loro, creano i presupposti per il perdurare di una fase rialzista delle quotazioni dell’oro.

 

Come potrebbe, quindi, il singolo investitore, sfruttare questa opportunità? 

Petrolio: gli strumenti finanziari per investire 

L’investitore medio, ad oggi, ha più soluzioni per poter investire anche sul petrolio o sulle altre materie prime, opportunità che, in passato, era riservata esclusivamente agli operatori istituzionali. 

Gli strumenti finanziari a disposizione sono quindi diversi, a seconda che si voglia investire direttamente sulla materia prima o in via secondaria tramite, ad esempio, l’investimento in azioni di società che operano nel settore petrolifero. 

Nel primo caso, gli ETC (Exchange Traded Commodities) rappresentano la scelta più ovvia ed adeguata.

 

Tramite questi strumenti finanziari, quotati a Piazza Affari, si può, a seconda delle scelte dell’emittente, investire direttamente sulla singola materia fisica (petrolio) oppure tramite derivati. 

Poi, ci sono gli ETF, che però, di norma, hanno un range di operatività più ampio, nel senso che investono in un paniere di materie prime e non esclusivamente nel petrolio. 

Per questo, è opportuno, prima di effettuare l’investimento, accertarsi in merito all’ambito di operatività dello strumento finanziario scelto e alle condizioni, obiettivi e tipologia di attività prevista dal gestore. 

 

 

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