Per il settore delle criptovalute è arrivato davvero il tempo dello scoppio di una bolla. Come successe a inizio millennio per le aziende di Internet e della tecnologia più in generale. E a sostenerlo è uno dei maggiori investitori in asset digitali, come Mark Cuban.
In appena 24 ore sono stati bruciati 200 miliardi di dollari in criptovalute, secondo le stime di CoinMarketCap citate da Bloomberg.
Tutto è iniziato con il collasso dello stablecoin TerraUsd e a farne le spese, ovviamente, sono stati anche i big del settore: Bitcoin è crollato del 10% sui minimi dal dicembre 2020 (16% la perdita invece di Ethereum).
Tempo di bolla per le criptovalute come fu per Internet
"Crypto sta attraversando la pausa che ha attraversato Internet", ha scritto Cuban su Twitter.
Cuban, oggi noto soprattutto per essere il proprietario dei Dallas Mavericks della Nba e da anni protagonista di Shark Tank (l'incubatore di start-up fattosi format televisivo). Cuban di bolle ne sa qualcosa, visto che deve le sue fortune a Broadcast.com, l'Internet Radio da lui fondata e venduta per 5,7 miliardi di dollari a Yahoo! nel 1999, proprio prima dello scoppio della bolla.
Solo tre anni dopo Broadcast.com cessava di esistere, ma non la plusvalenza incassata da Cuban. Che oggi investe circa l'80% delle sue fortune proprio in criptovalute.
Dalla bolla delle criptovalute usciranno Bitcoin ed Ethereum
“Guardando il trading di criptovalute oggi è esattamente come la bolla di Internet", ha sottolineato Cuban, secondo cui Bitcoin, Ethereum e pochi altri sopravviveranno, com'è successo con le dot-com (le società Web nate negli Anni 90 del secondo scorso).
Amazon.com, Google (Alphabet), eBay prosperano ancora oggi ma la maggior parte sono sparite. Lo stesso succederà alle criptovalute e il discorso si allarga anche agli Nft. "Penso che all'inizio si sia visto l'ingresso di molti entusiasti che non necessariamente avevano una conoscenza dei fondamentali.
E il rallentamento ne è un riflesso", ha sottolineato Jordan Birnholtz, co-fondatore di Nft Neon citato da MarketWatch.
Bolla per criptovalute ma anche per Nft.
Mancano i fondamentali
I non-fungible token (Nft, appunto, ovvero token crittografici che rappresentano atti di proprietà e certificati d'autenticità di beni unici) sono ancora di nicchia ma sono sulla bocca di tutti. Lo scorso anno Everydays: The First 5000 Days di Beeple è stato venduto da Christie's per 69 milioni di dollari.
Tuttavia le transazioni sugli Nft di recente si sono ridimensionate, visto che il mercato è stato invaso da una miriade di nuovi player. Il volume medio degli scambi giornalieri su OpenSea, maggiore marketplace per gli Nft, è crollato del 55% da inizio 2022 alla fine di marzo, secondo i dati di Dune Analytics.
Fonte: FTA Online