Il futuro non affatto roseo per i lavoratori di oggi.
Purtroppo l'aspettativa di vita cresce di anno e in anno, ed ormai impossibile mantenere il requisito anagrafico per la Pensione di Vecchiaia fisso a 67 anni.
Per questo, molti lavoratori rischiano nei prossimi anni di ritrovarsi l'uscita a 70 anni.
Vediamo chi rischia di ritirarsi a quest'et, e cosa si pu fare per evitare questo problema.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Lexplain.
Pensioni, chi rischia di andare in pensione a 70 anni
Premettiamo che si parla di "rischio": si spera anzi che nei prossimi anni la Previdenza Nazionale diventi pi clemente nei confronti di questi lavoratori.
Anche perch, stando a quanto riporta il simulatore ufficiale dell'INPS "Pensami", recentemente aggiornato con le nuove regole della Legge di Bilancio, in futuro sar difficile andare in pensione prima dei 70 anni.
Questo riguarda soprattutto i trentenni di oggi che iniziano a lavorare di recente.
Questi ultimi godranno in futuro di una serie di incrementi della speranza di vita che porter la loro uscita con la Pensione di Vecchiaia intorno a 69 anni e 10 mesi, appunto 70 anni.
O meglio, questo sarebbe possibile soltanto se da qui ai prossimi 40 anni rimanesse inalterato anche il requisito contributivo della Pensione, appunto 20 anni.
Gi nell'ultimo anno si proposto di aumentare tale requisito portandolo a 25 anni.
Se questa proposta diventasse realt, l'uscita non sarebbe pi a 70 anni, ma direttamente a 74 anni.
Sarebbe questa, infatti, l'uscita prevista in futuro per chi non ha raggiunto il requisito contributivo ufficiale.
Pensioni, quanto aumenta la pensione a 70 anni
Malgrado lo spostamento dell'uscita a 70 anni, questa prospettiva non cos atroce.
Ritardando di qualche anno, i futuri pensionati potrebbero godere di un assegno pi sostanzioso rispetto a quello previsto per chi esce a 67 anni, e questo grazie ai coefficienti di trasformazione.
Previsti per il calcolo contributivo, essi "trasformano" il montante contributivo del lavoratore in una rata annua in rapporto all'anno in cui ci si ritira dal lavoro.
Stabilire come sar il coefficiente per i 70enni in futuro al momento impossibile, ma difficilmente sar inferiore a quello odierno: 6,395%.
Per intenderci, quello per i 67enni del 5,723%.
Pertanto, c' da sperare che, pur uscendo pi tardi, i contributi versati godranno di un calcolo un po' pi generoso rispetto a oggi.
A meno che non ci si trovi nel bel mezzo di una crisi economica.
In effetti, durante la crisi del 2008-2011, curiosamente i coefficienti sono stati abbassati.
Proprio quello dei 70enni passato da 6,136% a 5,620%.
Soltanto nel triennio 2013-2015 risalito a 6,541% per poi scendere gli anni successivi.
In pratica, uscendo prima o dopo una crisi economica, si potrebbe evitare di vedere il proprio assegno "distrutto".
Pensioni, come ritirarsi prima dei 70 anni
Oggi non mancano le possibilit per ritirarsi prima dei 70 anni, basti solo pensare alle Opzioni e alle Quote anticipatorie.
Ma appunto "oggi", non in futuro.
Non detto che tra quarant'anni saranno disponibili le varie Opzioni Donna o Ape Social. Forse a malapena sar disponibile la Pensione Anticipata Fornero, che per potrebbe richiedere almeno 46-47 anni di contributi.
A livello di simulazione, l'unica prospettiva di un'uscita prima dei 70 anni solo maturando 3 volte l'assegno sociale, ad oggi circa 1.603,23 euro.
Con questo ulteriore requisito rispettato, l'uscita sarebbe non pi a 69 anni e 10 mesi, bensi a 66 anni e 8 mesi.
E' probabile per che in futuro l'inflazione potrebbe far maturare l'assegno sociale di qualche decina di euro, se non di qualche centinaio di euro.
Supponendo un'inflazione annua anche solo dell'1% annuo, l'assegno potrebbe arrivare tra 40 anni addirittura a 770 euro al mese, a meno che il Governo per qualche anno interrompa l'adeguamento delle pensioni.
Se cos non fosse, il requisito dell'assegno andrebbe a 2.310 euro.
Si parla di una cifra astronomica da raggiungere, soprattutto per i lavoratori a basso reddito o dalle carriere discontinue.