Ci sono diverse pensioni che effettivamente non prevedono il cumulo con redditi da lavoro. Una delle tante penalizzazioni che vanno accettate per poter aderire a queste uscite, tutte quante anticipatorie.
E se non si seguono le regole, scatta da parte dell'INPS il ritiro degli assegni previdenziali, nonch il recupero di quanto gi precedentemente erogato.
Ma sempre cos? In realt ci sono casi in cui addirittura la stessa Giustizia prevede un corso completamente diverso.
Vediamo meglio la situazione, e in quale caso la penalizzazione stata superata.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di David Satta Mazzone.
Pensioni: come funziona il blocco del cumulo dei redditi
Chi ha richiesto Quota 100, oppure Quota 102 e Quota 103 negli ultimi anni, sa cosa significa ritrovarsi con il blocco del cumulo dei redditi.
Penalizzazione che segue quella storica dell'Ape Sociale, il divieto in questione impedisce al neo pensionato di poter accumulare soldi derivanti da un'attivit lavorativa, subordinata o autonoma che sia.
Per quanto possa sembrare ingiusta come limitazione, in realt questa penalizzazione ha un suo senso: favorire il ricambio generazionale.
Va da s che questa penalizzazione non troppo rigida, visto che il lavoro lo permetterebbe, ma solo quello autonomo-occasionale.
Ovvero quello che prevede l'erogazione di una retribuzione non continuativa fino a un massimo di 5mila euro lordi l'anno.
Se si supera questo tetto, oppure si conduce un'effettiva attivit da subordinato/autonomo, l'INPS autorizza non solo la decadenza della pensione, ma anche la restituzione da parte del pensionato reo della violazione di tutto quanto il percepito, anche se dell'ordine di migliaia di euro.
Pensioni e cumulo dei redditi: la sentenza del tribunale
Riporta il Corriere del Veneto, nel Vicentino un pensionato stato assunto per fare la comparsa in una serie TV, "La luce dei miei occhi".
Per poche "pose" (ovvero le giornate come comparsa) il pensionato ha ricevuto come retribuzione complessiva appena 78 euro.
Quindi ancora entro il tetto dei 5mila euro. Il problema che tutto ci (teoricamente) si configurerebbe come lavoro subordinato. Appunto un lavoro vietato a prescindere nel caso di pensioni anticipate come Quota 100, quella che appunto beneficia questo pensionato fin dal 2020.
Immediata da parte dell'INPS la tagliola sulla pensione del 63enne, e la richiesta di restituire quanto accreditato: circa 24mila euro. Il caso finisce davanti al Tribunale di Vicenza, che di recente ha emesso una sentenza favorevole al pensionato.
Per il giudice del Lavoro, riporta il Corriere:
?[...] un?interpretazione conforme alla ratio della norma impone dunque di considerare compatibili con l?erogazione della pensione ?Quota 100? redditi di irrisorio importo derivanti da prestazioni del tutto isolate, aventi carattere di specialit tali da differenziarle sostanzialmente dal tipico rapporto di lavoro subordinato?.
Pensioni e cumulo dei redditi: ora cosa cambia?
Con questa sentenza, anche se limitata a un solo Tribunale al momento, quanto stabilito dal decreto n.
4 del 2019 (convertito in legge n. 26 dello stesso anno) potrebbe essere messo a dura prova se in futuro l'INPS dovesse agire nei confronti di questi pensionati.
Ovviamente l'interpretazione qui data prevede appunto il caso di un pensionato con Quota 100 che ha soltanto percepito degli importi irrisori da prestazioni totalmente estranee a un "tipico rapporto di lavoro subordinato".
Se si volesse dare un nuovo agire partendo da questa sentenza, in pratica l'INPS potr in futuro impugnare casi di violazione in cui il rapporto di lavoro risulta subalterno a seconda della retribuzione erogata in favore del pensionato.
Una retribuzione con importi talmente alti che possono dimostrare che ci sia un'effettiva subalternit, o al limite che possono incidere sulla condizione finanziaria del pensionato (ricordiamo che qui si parla solo di 78 euro).
Comunque sia, difficilmente l'INPS potr rivalersi su pensionati che vogliano "rovinarsi" la pensione (e anche i risparmi) solo per poche decine di euro o per pochi giorni di lavoro poco retribuiti.