Pensioni, conviene davvero il bonus Maroni? Ecco quanto guadagneresti di più

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 21/10/2024 10:15

Pensioni, conviene davvero il bonus Maroni? Ecco quanto guadagneresti di più

Andare in pensione o rimanere al lavoro? Un dilemma che teoricamente non dovrebbe sussistere se hai accesso al Bonus Maroni.

Un incentivo ideato apposta per restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti necessari per l'uscita anticipata.

Ma quanto otterresti in cambio? Diciamo non pochi soldi, ma questo dipende dai casi. Infatti c'è da chiedersi non solo quando convenga davvero il Bonus Maroni, ma soprattutto a quanto ammonterebbe il guadagno effettivo.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di BONUS&AGEVOLAZIONI.

Pensioni, come funziona il Bonus Maroni

Introdotto molti anni prima dall'ex Ministro del Welfare Roberto Maroni, il bonus prevede l'erogazione del contributo IVS direttamente in busta paga.

In poche parole, la quota a carico del lavoratore (il 9,19%) non andrà all'INPS come sempre, ma finirà direttamente nel tuo stipendio mensile.

In cambio, dovrai rimanere al lavoro pur avendo maturato i requisiti per andare in pensione.

Di quale pensione si tratta? Quando è stato applicato il Bonus Maroni l'ultima volta, ci si riferiva a Quota 103, e quindi alla maturazione dei seguenti requisiti: 41 anni di contributi e 62 anni d'età.

Pertanto dovresti rimanere al lavoro per altri cinque anni, fino a quando non scatterà il diritto alla Pensione di Vecchiaia.

Per quanto rimanere al lavoro per 5 anni ti frutterebbe decine e decine di mensilità maggiorate dal bonus, si parla comunque di 5 anni di contributi versati parzialmente.

E tutto ciò potrebbe non essere un bene per il tuo montante contributivo, e di conseguenza per il tuo assegno finale.

Pensioni, quanto guadagneresti con il Bonus Maroni

Facciamo una simulazione: hai maturato entrambi i requisiti contributivi e anagrafici di Quota 103, ma vuoi rimanere al lavoro.

Se il tuo lavoro ti garantisce ogni anno una RAL di 25mila euro (al di fuori di esoneri contributivi vari), la quota IVS a carico è di 2,297 euro circa, appunto il 9,19% sopraccitato. Diviso per tredici, sono 176 euro lordi in più in busta paga.

Calcolando cinque anni di decontribuzione IVS continua, fino all'età pensionabile, si otterrebbero 11.400 euro lordi in più.

Ripetiamo, "lordi". Questi soldi finiranno in realtà sull'imponibile fiscale, e quindi nel calcolo dell'IRPEF e delle aliquote.

Inoltre questi soldi in busta paga sono praticamente presi dalla pensione, visto che il montante contributivo finale viene così privato di 11.400 euro.

Una somma abbastanza sensibile. Supponendo di aver sempre avuto una RAL a 25mila euro per 41 anni, con la contribuzione "piena" (ovvero anche con i contributi a carico) si otterrebbe un assegno finale da circa 1.300 euro lordi.

Ricordiamo che uscendo con Quota 103 si applica il calcolo contributivo su tutti i contributi, anche quelli sotto regime retributivo. Se fosse invece a modello misto, l'assegno salirebbe a 1.500 euro.

Mentre con cinque anni di contribuzione "parziale", l'assegno salirebbe a circa 1.750 euro. Questo perché la contribuzione complessiva salirebbe a 46 anni, anche se arricchita con la sola parte a carico del datore di lavoro.

Inoltre il coefficiente di trasformazione passerebbe dal 5% (62 anni) al 5,575% (67 anni). E uscendo con la Pensione di Vecchiaia si a sua volta calcolare la pensione col sistema misto.

Tutti parametri che giocano a tuo favore. Infatti, con la contribuzione piena, si potrebbero avere circa 1.800 euro lordi di pensione.

Pensioni, conviene o no rimanere al lavoro?

Lavorare altri cinque anni dopo una lunga vita e un sacco di contributi versati potrebbe non essere il massimo, soprattutto in uno scenario come quello riportato sopra.

Se a conti fatti la perdita è di 50 euro rispetto alla contribuzione piena, allora il gioco può valere la candela.

Rimanendo al lavoro, si ottengono più di un centinaio di euro in busta paga, e quando si va in pensione con la Vecchiaia, tutti i contributi sono calcolati col misto.

Se invece dopo 41 anni di lavoro si vuole proprio staccare, allora basta aderire a Quota 103 e a 62 anni si è fuori.

Sapendo però il sistema contributivo taglia pesantemente i contributi sotto modello retributivo.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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