L'Assegno di Inclusione diventer dal prossimo anno la misura d'elezione per molte persone, anche per chi ha una pensione.
Non a caso, l'AdI a tutti gli effetti un'opportunit per i pensionati che vogliono arrotondare il proprio cedolino INPS.
Ma per quanto possa sembrare la rivoluzione, soprattutto per chi ha la minima, purtroppo come soluzione non garantita a tutti.
Bisogner infatti rispettare una serie di requisiti, soprattutto di natura reddituale, per poter aumentare l'importo della propria pensione mensile.
Vediamo bene come farlo, e a cosa stare attenti in sede di richiesta.
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Mr LUL lepaghediale.
Pensioni, come aumentarla con l'Assegno d'Inclusione
Se vuoi aumentare l'importo della tua pensione, l'Assegno di Inclusione pu fare da integrazione se come richiedenti rientri all'interno della categoria dei fragili.
Come previsto secondo le linee del Ministero, l'accesso previsto se si ha non solo un ISEE inferiore a 9.360 euro, ma anche un componente affetto da disabilit, oppure over 60, o se vi abita un minorenne.
L'Assegno andr infatti ad equilibrare l'entrata annua tenendo conto dei redditi dichiarati, sapendo per che il limite massimo di 6mila euro per tutti.
Si potr per alzarlo a 7.560 euro nel caso di famiglie con persone di et superiore a 67 anni o affetti da disabilit grave o non autosufficienza.
su questo punto su cui si pu ambire per aumentare l'importo.
Un pensionato potrebbe accedervi se uscito con la pensione di vecchiaia (ovvero a 67 anni), e se il suo reddito non supera la soglia i 7.560 euro.
Ovviamente il calcolo sar suscettibile anche della scala di equivalenza, che va da 1 (unico abitante) a 2,85 (nucleo familiare numeroso e/o con uno o pi soggetti fragili).
A quanto ammonta la pensione con l'Assegno di inclusione
Supponiamo di aver fatto domanda il 18 dicembre per l'Assegno di Inclusione, in qualit di pensionato over 67enne, e di aver presentato un ISEE inferiore a 9.360 euro.
A seconda del tuo reddito o della tua situazione fisica, l'importo cambier drasticamente.
Nel caso in cui tu sia da solo, e il tuo assegno previdenziale ammonti a 500 euro al mese, avresti diritto a 130 euro.
Se hai anche l'affitto da pagare, ad esempio di 150 euro, si alza a 280 euro.
Se la pensione raggiunge la minima di 600 euro al mese, sarebbe di 30 euro, o di 180 euro con l'affitto citato poco sopra.
Per avere un trattamento pi ricco, bisognerebbe avere soggetti a carico.
Se con maggiorenne a carico, ad esempio il coniuge over 67enne, il limite reddituale aumenterebbe a 10.584 euro.
Pertanto l'integrazione sarebbe di circa 382 euro con una pensione di 500 euro al mese. Altrimenti di 282 euro se la pensione di 600 euro al mese. A cui aggiungere i 150 euro per l'eventuale affitto.
Se il maggiorenne diversamente abile, il reddito massimale sale a 11.340 euro, pertanto si avr diritto a 445-545 euro per entrambi i casi.
Nel caso in cui abitino 3 soggetti over 67 e/o disabili, il reddito massimale aumenta a 17.388 euro.
Si avrebbe cos diritto a 949-1.049 euro, senza contare l'affitto.
Come visto, a contare sono sia il reddito, sia la composizione del nucleo familiare. Decisamente una situazione completamente diversa rispetto alla Pensione di Cittadinanza.
Cosa cambia tra Assegno di Inclusione e Pensione di Cittadinanza
Con l'Assegno di Inclusione tutte le misure assistenzialiste di integrazione al reddito scompaiono, compresa la Pensione di Cittadinanza.
Per la cronaca, prima del passaggio all'AdI, la PdC era una misura garantita per 18 mensilit, al termine delle quali il beneficio si rinnovava in automatico e senza alcuna sospensione.
Gi su questo punto c' una notevole differenza con l'Assegno, che nel caso dei pensionati dura, s, 18 mesi, ma ogni rinnovo dura solo 12 mesi.
Non automatico ed prevista la sospensione di un mese.
Se la Pensione di Cittadinanza era garantita per la sola condizione di over 67enne, l'Assegno prevede comunque la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale dalla piattaforma SIISL.
Anche se sono esclusi dall'obbligo lavorativo, dovranno comunque sottoscrivere il Patto di inclusione con i servizi sociali del Comune.
Da qui anche il fatto che l'integrazione scatter soltanto dal mese successivo a quello in cui stata effettuata la domanda e sottoscritto il Patto di attivazione digitale.