Pensioni, a quanto ammonta l'assegno con 30 anni di contributi

02/07/2024 10:15

Pensioni, a quanto ammonta l'assegno con 30 anni di contributi

Sebbene la legge preveda almeno 20 anni di contributi per ritirarsi a 67 anni, in realt conviene avere sempre pi anni contributivi, almeno per non ritrovarsi con un assegno ingeneroso.

Per chi riuscito ad arrivare a ben 30 anni di contributi versati, all'orizzonte si profilano comunque scenari non sempre ottimistici.

Ci sono infatti dei casi in cui 30 anni possono risultare pi che sufficienti per maturare un assegno discreto, mentre in altri tocca aspettare o qualche altro anno, o addirittura maturare pi contributi.

Vediamo quali sono i casi in questione, e cosa cambia a livello di importi.

Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Tutto e di Piu'

Pensioni, a quanto ammonta l'assegno con 30 anni di contributi

Andando subito al sodo, avere 30 anni di contributi pu essere un buon punto di partenza, se si considera che ad oggi (2024) significa ritrovarsi con almeno 2 anni di contributi non in regime contributivo.

Ricordiamo infatti che secondo la Riforma Dini solo i contributi versati dal 1 gennaio 1996 rientrano nel calcolo contributivo, mentre quelli prima del 31 dicembre 1995 possono essere calcolati con quello retributivo.

Usiamo il termine "possono" perch se si fa richiesta di uscita anticipata con opzioni previdenziali come Quota 84 (altresi nota come "pensione anticipata contributiva") i contributi vengono calcolati interamente col contributivo, anche se rientrano ufficialmente nella parte retributiva.

Non il caso della Pensione di Vecchiaia, calcolata col modello misto nel caso di contributi versati prima del 1996.

Pertanto, se ci si limita a questa Pensione, i 30 anni di contributi possono essere calcolati in maniera pi corretta.

Ma non necessariamente in maniera pi generosa: pi contributi sono nella parte retributiva, pi aumenta l'assegno.
Viceversa, pi sono nella parte contributiva, pi si riduce l'assegno.

Pensioni, il problema della parte contributiva

Supponiamo di avere 30 anni di contributi ma di aver smesso di lavorare qualche anno fa, arrivando cos ad averne 5 nel retributivo e 25 nel contributivo.

Partendo da un'ultima retribuzione annua media lorda di 35mila euro, se si applica la percentuale generica del 2% per ogni anno di lavoro nella parte retributiva, si avrebbero per la parte retributiva almeno 3.500 euro, appunto il 10% di 35mila.

Il resto per tutto calcolato col contributivo.

Supponendo che in 25 anni (parte contributiva) il reddito medio annuo sia sempre stato attorno ai 30mila euro, si avrebbe un montante contributivo da 247mila euro, applicando l'aliquota da dipendente al 33%.

Uscendo a 67 anni, con coefficiente di trasformazione a 5,723%, si avrebbero 14.164 euro. Sommando le parti, la pensione annua sarebbe di circa 17.664 euro lordi, circa 1.358 euro lordi al mese.

Non tantissimi, e questo per 5 anni di contributi nella parte retributiva.

Supponiamo invece che, alle medesime condizioni, il rapporto retributivo-contributivo sia ora 10 e 20.

Il precedente 10% diventa il 20%, salendo cos a 7mila euro.
Mentre solo 20 anni di contributi porterebbero a un montante di 198mila euro. Uscendo sempre a 67 anni con lo stesso coefficiente, si avrebbero 11.331 euro.

Sommandoli insieme, si arriverebbe a 18.331 euro, ovvero 1.410 euro al mese lordi.

Un aumento sensibile, che prova il fatto che il contributivo, come ormai assodato, limita notevolmente l'assegno.

Pensioni, quando si pu andare in pensione con 30 anni di contributi

Per andare in pensione con 30 anni di contributi al momento l'uscita pi facile quella della Pensione di Vecchiaia stabilita dalla Legge Fornero.

Anche se va precisato il fatto che, oltre ai 67 anni di et e la minima di 20 anni di contributi versati, per uscire nel 2024 il neo-pensionato deve inoltre raggiungere un importo mensile pari all'assegno sociale, ovvero 534,41 euro.

Ricordiamo che fino al 31 dicembre 2023 l'uscita richiedeva invece un importo pari a 1,5 volte l'assegno sociale.

Oltre alla Pensione di Vecchiaia, come precisa il decreto ministeriale del 5 febbraio 2018, si pu uscire con 30 anni di contributi un anno prima rispetto alla Pensione sopraccitata.

E' il caso previsto per i lavoratori dipendenti addetti a tutte le mansioni particolarmente difficoltose e rischiose riportate sul decreto.

Requisito importante per quest'uscita di non essere titolari dell'Ape Sociale al momento del pensionamento.

Anche l'Ape Sociale prevede l'uscita con 30 anni di contributi, ma facendo attenzione a tutte le novit previste per il 2024, penalizzazioni comprese.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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