Pensione, novità dalla Cassazione: ora puoi avere più soldi a fine mese. Ecco come

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 25/01/2025 10:15

Pensione, novità dalla Cassazione: ora puoi avere più soldi a fine mese. Ecco come

Non pochi pensionati potranno ora aumentare la propria pensione grazie a questa sentenza della Corte di Cassazione, con la quale viene data la possibilità di richiedere il ricalcolo dell?assegno già liquidato.

Una bella sorpresa per tutti coloro che cercano di aumentare il rateo mensile della propria pensione!

Purtroppo, si tratta di una possibilità che non tutti i pensionati potranno sfruttare. Vediamo infatti in cosa consiste, e come fare per aumentare la pensione.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mr LUL lepaghediale.

Pensione, novità dalla Cassazione: la sentenza che fa aumentare l'assegno

Con la sentenza n. 30803 del 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che i pensionati possono provvedere alla richiesta della neutralizzazione dei contributi anche dopo essere andati in pensione.

Ma cos'è la neutralizzazione dei contributi? Si tratta di uno strumento che consente di richiedere all'INPS di non considerare determinati periodi ai fini del calcolo retributivo.

Ad esempio quelli in cui si è percepito uno stipendio più basso. Il calcolo retributivo infatti prende a riferimento gli ultimi anni di lavoro (dai 5 ai 10 anni a seconda dei casi). Un periodo in cui solitamente si percepiscono stipendi più alti.

Ma appunto, "solitamente". Chi ha avuto 5 o 10 anni di stipendio ridotto quando è andato in pensione si è ritrovato alla fine un calcolo sfavorevole, perché appunto quegli anni sono finiti nel calcolo finale.

Con la sentenza della Cassazione, ora anche se si è da anni in pensione si può richiedere la neutralizzazione dei contributi.

Ovviamente, bisogna rientrare nei requisiti previsti per poter richiedere la neutralizzazione dei contributi.

Pensione, come avere più soldi con la neutralizzazione

Partiamo intanto dal fatto che la normativa odierna prevede dei limiti all'applicazione della neutralizzazione.

Solitamente, si possano neutralizzare i contributi successivi alla maturazione del diritto alla pensione, per un massimo di 260 settimane contributive (circa 5 anni).

Pertanto, se alla fine si è maturato un assegno solo con la contributizione minima richiesta (20 anni per la Pensione di Vecchiaia, e 41-42 anni e 10 mesi per l'Anticipata), non sarà possibile sfruttare questo strumento.

Inoltre, stando alla sentenza della Corte di Cassazione, la neutralizzazione potrà essere adoperata soltanto se il contribuente raggiunge l?età stabilita per la Pensione di Vecchiaia, ovvero 67 anni.

Chi è andato in pensione con l'Anticipata potrà quindi richiedere la neutralizzazione dei contributi una volta raggiunti i 67 anni.

In questo modo, potrà provvedere a "eliminare" gli anni nel periodo retributivo che hanno gravato sul calcolo finale, e avere così un assegno più sostanzioso.

Pensione, un'altra soluzione per avere più soldi a fine mese

Oltre alla neutralizzazione dei contributi, ci sono altri modi per poter avere a fine mese qualche soldo in più nella propria pensione.

Chi è pensionato ma ancora lavora può ad esempio richiedere il supplemento alla pensione previsto dall'articolo 7 della legge 155/1981.

In breve, se si versano dei contributi da attività lavorativa mentre si percepisce la pensione, è possibile richiedere una specie di seconda rendita, che si aggiunge appunto all'assegno in liquidazione.

Tale possibilità è prevista per gli iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti).

Per avere il supplemento, è necessario proseguire l?attività lavorativa trascorsi almeno 5 anni dalla decorrenza della pensione.

In alternativa, è possibile richiedere per una sola volta la liquidazione del supplemento se sono trascorsi 2 anni dalla decorrenza della pensione (o dal precedente supplemento). Bisogna però raggiungere l'età prevista per la Pensione di Vecchiaia.

Il supplemento spetta anche ai lavoratori iscritti presso la Gestione separata, ma può essere liquidato per una sola volta dopo due anni dalla data di decorrenza della pensione o del supplemento, e poi dopo 5 anni.

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