Negli ultimi tempi l'INPS ha cominciato a stringere le maglie intorno alla pensione di reversibilit, soprattutto a livello di "trasferimenti".
Come nel caso dell'eredit, un istituto che fino a poco tempo fa permetteva il passaggio della pensione ad altri soggetti al di fuori del coniuge e di altri familiari.
Purtroppo non pi cos, infatti gi in diversi hanno dovuto rinunciarci.
Per questo bisogna fare attenzione e sapere fin da subito i casi in cui oggi non pi possibile ereditare la pensione di reversibilit.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Wewelfare.
Pensione di reversibilit: come funziona per i superstiti
La pensione di reversibilit un trattamento previdenziale che prevede il trasferimento parziale o totale dell'assegno pensionistico di un pensionato defunto a un altro soggetto.
Da qui il fatto se si parli di reversibilit: essa continua a essere erogata, anche se verso altri soggetti diversi dall'originario.
Questo vale anche nel caso di non pensionati: si tratterebbe per di pensione indiretta, ed prevista solo se il soggetto ha versato almeno 15 anni di contributi in tutta la vita assicurativa oppure almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali), di cui 3 (156 contributi settimanali) nei 5 anni precedenti al decesso.
In genere la pensione di reversibilit spetta al coniuge superstite, che si ritrova cos un'entrata extra (o un'integrazione all'assegno previdenziale se gi ritiratosi), ma pu andare anche a figli, genitori o fratelli/sorelle.
Una grande platea, quindi, pu avere diritto all'assegno del pensionato una volta deceduto.
Almeno era cos fin quando non ci sono state alcune sentenze che hanno ribaltato la situazione, e reso questo tipo di assegno previdenziale sempre meno "reversibile".
Pensione di reversibilit: quando (non) si pu ereditare
Intanto partiamo dal coniuge.
Questi pu ereditare la pensione di reversibilit in qualsiasi frangente, tranne nel caso in cui abbia divorziato.
In questo caso, per ereditare la pensione, deve essere titolare di un assegno divorzile e non contrarre nuove nozze.
Inoltre il defunto deve risultare "assicurato" dapprima dello scioglimento del matrimonio.
Se mancano queste circostanze, il convivente divorziato non pu ereditare l'assegno.
Nel caso dei figli, l'eredit della pensione prevista soltanto se sono minorenni al momento del decesso.
Se maggiorenni, i figli devono essere:
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studenti a carico del defunto (vale fino a 21 anni),
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lavoratori a carico del defunto (vale fino a 26 anni).
Ma attenzione.
Se l'assegno viene prima erogato al coniuge superstite, il figlio non potr successivamente reclamarlo alla morte di questi, anche nel caso in cui sia inabile al lavoro. A stabilirlo l'ordinanza 14287 del 22. maggio 2024, emessa dalla Cassazione.
Infine, se mancano coniuge e figli, i genitori possono ereditare la pensione, purch abbiano pi di 65 anni e si trovassero a carico del pensionato prima del suo decesso.
Ma appena maturano la propria pensione, scatta la decadenza.
Pensione di reversibilit: a quanto ammonta l'assegno
Perdere la possibilit di ereditare la pensione di reversibilit un bello smacco, visto che non si parla di pochi soldi.
Non ci sono importi fissi, dato che il calcolo basato su delle percentuali che vanno dal 15% al 100%.
Supponendo una pensione da 1000 euro, il coniuge che eredita questo assegno tramite la reversibilit avrebbe ben 600 euro (60%).
Nel caso in cui oltre al coniuge ci sia nello stesso nucleo del defunto anche un figlio, l'importo salirebbe a 800 euro (80%), addirittura a 1000 euro nel caso di due o pi figli (100%).
In assenza di coniuge, per i figli l'importo andrebbe da 700 a 1000 euro (70% se un figlio, 80% se 2 figli, 100% se 3 o pi figli).
Nel caso in cui manchino anche i figli, al genitore spetterebbero solo 150 euro (15%), massimo 300 euro se entrambi viventi (30%).
Stesso discorso per uno o pi fratelli: l'importo andrebbe da 150 a 300 euro.
Ma attenzione. Nel caso di redditi in cumulo, l'assegno ancora possibile ma solo nei limiti previsti dalla tabella F della legge 8 agosto 1995, n.
335. Tali limiti non si applicano nel caso di figli minori, studenti o soggetti inabili.