Pensione anticipata, le uniche strade per uscire nel 2025 prima dei 59 anni

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 20/01/2025 10:15

Pensione anticipata, le uniche strade per uscire nel 2025 prima dei 59 anni

Sono tre le strade che si possono "percorrere" per andare in pensione anticipata nel 2025.

Tre opzioni che permettono addirittura di ritirarsi a 59 anni, praticamente 8 anni prima rispetto a quanto previsto dalla Pensione di Vecchiaia della Legge Fornero.

A patto però di rispettare tutti i requisiti previsti, e di rientrare anche nelle categorie sociali prescritte.

Vediamo come andare in pensione a 59 anni, e quali sono i requisiti.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Tutto e di Piu'.

Pensione anticipata a 59 anni, le tre strade per ritirarsi prima nel 2025

Ritirarsi prima dei 59 anni nel 2025 è possibile soltanto se si aderisce a queste uscite:

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    Opzione Donna,

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    Pensione Anticipata,

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    Quota 41.

Partendo da Opzione Donna, l'uscita anticipata per le lavoratrici dipendenti e autonome, per uscire a 59 anni la lavoratrice dovrà maturare almeno 35 anni di contributi (non figurativi) e avere 2 figli a carico. In assenza di figli, il requisito anagrafico passerà automaticamente a 61 anni.

Ma attenzione. Con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, potranno aderire a Opzione Donna solo le lavoratrici caregiver, affette da invalidità al 74% (o superiore), licenziate o impiegate presso un'azienda in crisi.

Nel caso della Pensione Anticipata, invece, non esiste alcun'età di uscita. Basta solo maturare:

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    41 anni e 10 mesi di contribuzione, se lavoratrice;

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    42 anni e 10 mesi di contribuzione, se lavoratore.

Praticamente, se si inizia a lavoratore a 17 anni, sarà possibile andare in pensione anticipata con quest'opzione direttamente a 59 anni.

Per quanto riguarda invece Quota 41, il requisito è di 41 anni contributivi, di cui però 12 mesi maturati prima di compiere 19 anni.

Alla stregua di Opzione Donna, potranno aderirvi solo i lavoratori disoccupati, caregiver, invalidi al 74% (o oltre) o addetti alle mansioni gravose, secondo quanto previsto dall'INPS.

Pensione anticipata a 59 anni, gli importi previsti nel 2025

Andare in pensione a 59 anni significa (purtroppo) dover accettare un assegno previdenziale abbastanza contenuto, soprattutto nel caso in cui si aderisca a Opzione Donna.

Proprio quest'opzione previdenziale prevede il calcolo totalmente contributivo, anche per quegli anni che rientano a pieno diritto nel periodo retributivo (pre-1996).

A titolo d'esempio, se una lavoratrice con ultimo stipendio mensile di 2.500 euro lordi si ritirasse a 59 anni con 35 anni di contributi, maturerebbe all'incirca un assegno da 1.400 euro lordi. Contro i 1.500 previsti con il modello misto.

Diverso è il caso dei lavoratori che aderiscono alla Pensione Anticipata o a Quota 41. In entrambi i casi, i contributi pre-1996 verranno calcolati col modello retributivo.

Partendo dalla situazione precedente, si avrebbe così un assegno tra 1900 e 1.960 euro lordi. A conti fatti, 600 euro in meno rispetto all'ultimo stipendio percepito.

Pensione anticipata a 59 anni, ma conviene davvero?

Vedendo i casi sopra, andare in pensione anticipata a 59 anni conviene soltanto a chi ha parecchi anni di contribuzione alle spalle.

E soprattutto a chi ha maturato nel corso degli anni un montante contributivo molto consistente.

Uscire a 59 anni comporta infatti l'applicazione sul montante contributivo di un coefficiente di trasformazione molto penalizzante.

Addirittura, se si esce quest'anno, l'INPS applicherà un coefficiente più basso rispetto a quello previsto nel 2024: 4,419%, contro il 4,493% dell'anno prima.

In termini di assegno, riprendendo l'esempio precedente, se si fosse usciti l'anno prima avremmo per le tre strade previdenziali sopramenzionate i seguenti importi:

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    Opzione Donna: 1.430 euro.

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    Quota 41 e Pensione Anticipata: dai 1930 ai 1990 euro.

In poche parole, uscendo quest'anno a 59 anni, si rischierebbe di perdere 30 euro al mese, ovvero 290 euro in un anno.

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