Come per la Pensione di Vecchiaia, anche per la Pensione Anticipata il tempo stringe. Tra qualche anno, infatti, si ripartir con l'adeguamento alla speranza di vita, dopo diversi anni di blocco.
Un blocco che negli ultimi anni ha permesso a molti di uscire con gli stessi requisiti degli anni prima, altrimenti cresciuti di qualche mese, se non anno.
Infatti sarebbe giusto chiedersi fin da ora come potrebbero cambiare i requisiti contributivi gi a partire dal 2028, e quanti anni servirebbero per coprire l'eventuale gap.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Italia Pensioni Oggi.
Pensione Anticipata, blocco garantito fino al 2028
Da anni abbiamo i requisiti della Pensione Anticipata fermi a 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le lavoratrici).
Una sorta di "cristallizzazione" dei requisiti, che permetter a tutti i futuri pensionati di uscire tranquillamente almeno fino al 31 dicembre 2027.
Dal 1 gennaio 2028, per, la musica cambier, visto che gli adeguamenti torneranno a farsi sentire.
E forse un bene, visto che, se da una parte questo blocco ha giovato i neo-pensionati nel cumulo dei contributi, ma dall'altra non ha di certo aiutato le Casse previdenziali.
Purtroppo la nostra popolazione continua a invecchiare anno dopo anno, con il rischio di ritrovarci entro il 2050 con un rapporto 1:1 tra pensionati e lavoratori.
Chi potr allora pagare tutte le pensioni?
Gi oggi si sentono le prime avvisaglie di questo rischio finanziario per la previdenza nazionale, e difficilmente si potranno permettere in futuro ulteriori uscite "agevolate".
Perci, ora pi che mai, i pensionati dovranno stare attenti, soprattutto ai nuovi requisiti in arrivo nel 2028.
Pensione Anticipata, quali saranno i requisiti dopo il 2028
Salvo non venga disposto nei prossimi anni un nuovo blocco del genere (ovviamente a danno dei conti pubblici), gi dal 2028 l'asticella dei requisiti contributivi torner a salire.
Di quanto? Non pi di 2-3 mesi ad ogni biennio, anche se tutto dipende dall'effettivo aumento della speranza di vita.
Va detto per che, stando all'ultimo scenario della Ragioneria Generale dello Stato, almeno per il biennio 2027-2028 non ci dovrebbe essere alcun aumento.
Pertanto tutto verrebbe rimandato al 2029-2030.
Ovviamente questa una stima, ottimistica se si pensa che fino a poco tempo fa si parlava invece di un crescendo che avrebbe portato, entro il 2050, a un aumento dei requisiti di diversi anni.
Ovvero di arrivare nel 2050 ad avere come requisiti contributivi per la Pensione Anticipata:
?
44 anni e 10 mesi per gli uomini,
?
43 anni e 10 mesi per le donne.
Per arrivare gi dopo pi di 10 anni (quindi dopo il 2060) a sfondare il tetto dei 46-45 anni di contributi.
E questo con un salto di soli 2 mesi a biennio.
Lo stesso sistema di calcolo prevede un aumento anche di 3 mesi per ogni biennio. In quest'ultimo caso, si anticiperebbe lo sfondamento del tetto sopraccitato gi nel 2050, per andare verso i 47-46 anni dopo il 2060.
Pensione anticipata, quanto ci vorr per uscire dopo il 2028
Dopo il 2028 i requisiti contributivi dovrebbero crescere poco a poco.
Una crescita pertanto lenta, se rimane di soli 2 mesi ogni biennio. Al peggio, tra 3-40 anni, toccher cumulare altri 5-6 anni di contributi.
Non sarebbe un problema per i lavoratori che hanno un buco contributivo di pochi mesi: tra totalizzazioni, ricongiunzioni e future pace contributive, riappianare qualche mese o anno diventa fattibile.
Sarebbe invece un bel problema per quelli che scelgono all'ultimo minuto di passare dalla Pensione di Vecchiaia a quella Anticipata, pur di uscire prima dal lavoro.
Parliamo di due uscite completamente diverse, con un gap contributivo abissale, anch se si passasse a 25 anni di contributi per il primo caso.
Tra l'altro, questa proiezione non tiene conto del fatto che da qui ai prossimi 40 anni le regole previdenziali potrebbero cambiare completamente.
Chiss se non anticipino o ritardino ulteriormente le uscite!