Pensione anticipata 2025, in arrivo un nuovo bonus per chi rimane al lavoro

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 04/10/2024 10:15

Pensione anticipata 2025, in arrivo un nuovo bonus per chi rimane al lavoro

Nuovo bonus in arrivo per i lavoratori, e non solo per chi ha maturato i requisiti della Pensione Anticipata, ma anche per chi ha raggiunto quelli della Pensione di Vecchiaia.

Sarebbe questa l'ultima misura che il Governo sta valutando per i lavoratori che "vogliono" rimanere ancora qualche anno in ufficio o in azienda.

Una proposta che per certi versi ricorderebbe il Bonus Maroni, ma con la differenza che andrebbe in questo caso a chi è proprio pronto per andare pensione.

Vediamo bene di cosa si tratta, e come funzionerebbe per i lavoratori.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale DESIDERIO DI BEATRIZE.

Pensione Anticipata 2025, un nuovo bonus per chi rimane al lavoro

Non solo per chi rimane al lavoro presso la Pubblica Amministrazione: ora sembra in arrivo un bonus anche per chi rimane al lavoro come dipendente privato.

Al vaglio di Palazzo Chigi c'è infatti l'ipotesi di dare soldi in più a chi non si ritira a 67 anni.

Un bonus che, stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe in denaro, quindi una sorta di extra nella propria busta paga.

Anche se al momento non c'è nulla di ufficiale, è indubbio che la misura in questione farà compagnia a quella proposta anzitempo dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.

Ovvero trattenere al lavoro gli statali con maggiore esperienza, fino a 70 anni e su base volontaria.

Il motivo di questa misura per la PA? Secondo il Documento Strutturale di Bilancio, il Governo vorrebbe permettere alla Pubblica Amministrazione

"[...] di trattenere le risorse ad elevato know-how e di conseguire un efficace passaggio di consegne".

Anche in questo caso, però, non si sa altro in merito, a parte il fatto che riguarderà anche gli Enti Locali, come Comuni e Regioni.

Pensione Anticipata 2025, incognita sul Bonus Maroni

Prima avevamo accennato al Bonus Maroni. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un bonus introdotto nel 2004 dall'ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Roberto Maroni (Governo Berlusconi III) e ripreso sia nel 2023 che nel 2024.

Come la proposta citata sopra, anche il Bonus Maroni punta a disincentivare il ricorso alla Pensione Anticipata da parte dei lavoratori.

Ma come funziona? In soldoni, se si maturano i requisiti di Quota 103 (appunto 62 anni d'età e 41 anni di contributi), il lavoratore potrà ritardare la propria uscita in cambio di una riduzione del cuneo contributivo a suo carico.

Ovvero il contributo IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), pari al 9,19% dei contributi previsti per i dipendenti.

In pratica ogni 100 euro il lavoratore si ritroverebbe 9,19 euro in più (lordi) nella busta paga. Di contro, l'assegno finale potrebbe risultare meno ricco una volta che andrà in pensione.

Da settimane il Governo è al vaglio sulla riconferma o meno del Bonus Maroni, che per certi versi farebbe compagnia a sua volta al taglio del cuneo contributivo per i dipendenti con redditi medio-bassi.

Pensione Anticipata 2025, nuovi requisiti in arrivo?

Ancora il Governo non ha dato conferme definitive né in merito alle Pensioni Anticipate previste il prossimo anno, né in merito ai requisiti.

Quelle in fior di conferma sarebbero al momento Opzione Donna e Ape Sociale, anche se il loro flop nelle adesioni di quest'anno potrebbe ribaltare la situazione.

Nel caso di Opzione Donna, comunque, si andrebbero a riconfermare l'età di uscita a 61 anni e i 35 anni di contributi.

Mentre per Ape Sociale dovrebbe rimanere fissa l'uscita a 63 anni e 5 mesi, con sempre il requisito contributivo di 30 anni (se lavoratore standard), 32 anni (se lavoratore di settori tipo edile) e 36 anni (se lavoratore di mansioni gravose).

Ancora in ballo è Quota 41 light, un'uscita che, semmai dovesse venire confermata nel 2025, richiederebbe allo Stato diversi miliardi di euro pur di garantire l'uscita con soli 41 anni di contributi.

Per quanto riguarda Quota 103, se l'Esecutivo dovesse dare l'ok alla versione 2025, si riconfermerebbero i 41 anni di contributi e l'uscita a 62 anni.

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